Taranto, lotti interclusi: ‘Serve commissione urbanistica speciale’

Massimiliano Stellato
Politica
22.06.2024 20:53

Qualcuno li chiama "residui", altri "isolati", ma il termine tecnico è "lotti interclusi". Si tratta di aree inedificate, letteralmente accerchiate dall’edificazione e dall’urbanizzazione. In alcuni quartieri periferici di Taranto, come San Vito, Lama e Talsano, certi modelli ramificati di sviluppo hanno creato un tessuto urbano con tasselli vuoti, inghiottiti dalla marea urbanizzatrice degli anni passati.

Massimiliano Stellato, consigliere regionale e comunale, insieme ai consiglieri comunali Carmen Casula e Michele Patano, dichiara: "Chi ha violato le regole e ha costruito abusivamente, grazie a condoni e sanatorie, oggi si ritrova con immobili in piena regola. Invece, i proprietari dei lotti interclusi, che hanno rispettato le leggi, si ritrovano con un pugno di erbacce in mano. È una questione che merita giustizia. Dev’essere consentito a chi ha rispettato le leggi di poter ottenere lo stesso permesso a costruire di chi ha sanato i propri abusi edilizi“.

La giurisprudenza amministrativa ha più volte precisato che un lotto "urbanisticamente intercluso" può essere considerato edificabile, anche in assenza dello strumento urbanistico attuativo, solo quando la situazione corrisponde a quella derivante dall’esecuzione di un piano attuativo. Di conseguenza, l’area deve risultare edificabile, ma non ancora edificata, ricadere in una zona interessata da costruzioni e dotata di tutte le opere di urbanizzazione previste dagli strumenti urbanistici, e deve essere valorizzata da un progetto edilizio conforme al Piano Regolatore Generale (P.R.G.).

Considerando che il Comune di Taranto ha recentemente affidato la redazione del proprio Piano Urbanistico Generale (P.U.G.) al team del Prof. Karrer, alla presenza dell’assessore al ramo, i consiglieri chiederanno un confronto sul tema. Proporranno all’amministrazione comunale l’istituzione di una "commissione speciale" di esperti che possa agevolare l’interpretazione delle questioni urbanistiche aperte, come quella dei lotti interclusi, avvalendosi dei professionisti del territorio.

"Quella dei lotti interclusi - concludono Stellato, Casula e Patano - è una questione urbanistica, è vero, ma anche e soprattutto di giustizia sociale".

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