‘Faraone sommerso’ di Nicola Fago il 28 settembre a Taranto
Al Duomo di San Cataldo prende avvio la XXII edizione del Giovanni Paisiello Festival
Coerentemente con l’impostazione dell’oratorio settecentesco, Faraone sommerso si presenta diviso in due parti nelle quali si alternano arie, duetti e recitativi; ogni sezione è chiusa da un pezzo d’assieme e tutto l’oratorio è preceduto da una sinfonia tripartita.
Del testo, ispirato alla vicenda biblica della liberazione del popolo ebreo dalla schiavitù egizia, s’ignora chi sia l’autore: potrebbe trattarsi del rimaneggiamento di uno dei tanti libretti di “drammi sacri” (XVII e XVIII secolo) dedicati al tema.
La partitura si anima attraverso le voci del Faraone (baritono), estremo simbolo del male, di Mosè (tenore), Aronne (controtenore), espressione di Dio e del suo popolo e del Messo (soprano), nel ruolo di testimone e narratore della vicenda.
Dal punto di vista musicale, l’oratorio si sviluppa come una grande cantata da camera in cui il dispiegarsi dell’azione drammatica tra i quattro personaggi obbliga il musicista ad una precisa caratterizzazione dei ruoli.
Lo stile che pervade tutta la composizione è riconducibile al tardo barocco, se si pensa alle brevi idee tematiche basate su modelli ritmici, ai numerosi processi imitativi tra voce e basso e ai madrigalismi presenti sia nella parte orchestrale che in quella vocale.
La scelta di Faraone sommerso per dare inizio al Giovanni Paisiello Festival nasce dalla volontà di dare risalto a musicisti “minori” che, sebbene approfonditi dalla recente ricerca musicologica, restano ancora poco conosciuti e meritano di essere considerati nell’ottica del loro effettivo contributo storico e artistico.
Nicola Fago, detto Il Tarantino (Taranto, 1676 – Napoli 1745), oltre che valente didatta, fu compositore di musica sacra liturgica ma non mancò di occuparsi anche di musica drammatica, componendo cantate e serenate encomiastiche, qualche melodramma e almeno tre oratori tra cui Faraone Sommerso (1709) di cui figurano due partiture manoscritte, una conservata alla biblioteca del Conservatorio di Firenze e l’altra appartenente ad una collezione inglese conservata al Tenbury College.
Programma su https://amicidellamusicataranto.it/giovanni-paisiello/
Biglietti: 10 euro. Per info rivolgersi all’associazione Amici della Musica “Arcangelo Speranza” in Via Abruzzo o consultare il sito di Liveticket.it.