Cinema: regista e cast a San Giorgio Jonico per la presentazione di Comandante
Edoardo De Angelis: ‘storia di umanità in abominio di guerra. Emanuele di Palma: ‘orgogliosi di aver sostenuto il film’
Grande entusiasmo e partecipazione alla presentazione del film “Comandante”, mercoledì 1° novembre, nella sala gremita del Cinema Casablanca a San Giorgio Jonico, alla presenza del regista Edoardo De Angelis, del cast con l’attore Massimiliano Rossi, della produzione con Pierpaolo Verga e della BCC San Marzano, partner della produzione, con il presidente Emanuele di Palma.
“Abbiamo restituito la storia del comandante Salvatore Todaro, quest'uomo comune che nel bel mezzo dell'abominio della guerra, dopo aver affondato la nave nemica ha deciso, di tirare su i naufraghi e ha chiesto ai suoi nemici di fermare il fuoco per consentire di portarli in salvo e i suoi nemici non hanno sparato". Così ha esordito il regista Edoardo De Angelis nella presentazione della pellicola, girata lo scorso anno tra Taranto, il Belgio e i Cinecittà Studios di Roma, che ripercorre sul grande schermo la storia di Salvatore Todaro, interpretato da Pierfrancesco Favino, alla guida del sommergibile Comandante Cappellini durante la seconda guerra mondiale.
“Siamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo alla realizzazione di un film straordinario - ha dichiarato Emanuele di Palma presidente della BCC San Marzano - in grado di raccontare con grande maestria la storia di uno degli eroi dimenticati della Seconda Guerra Mondiale. Cinema, Cultura e Territorio sono da sempre le parole chiave del nostro impegno sociale nella comunità in cui operiamo”.
Favino è la versione cinematografica di un uomo realmente esistito, autore di un gesto che in tempi come i nostri (la guerra russo-ucraina, la guerra in Medio Oriente o ancora le innumerevoli tragedie che tingono di sangue i mari con le morti dei migranti) non lascia indifferenti. “Sono un uomo di mare!": è questo il punto nodale intorno cui ruota il film, che dimostra enorme coraggio e disinvoltura nell’alternare momenti epici e bellici – come nella scena dell’attacco al Kabalo, il mercantile belga dal quale poi Todaro trarrà in salvo i naufraghi e per accoglierli a bordo è costretto a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini – a situazioni “interne” di forte tensione emotiva, ricordando che la legge del mare è più forte di ogni guerra. Un film capace di costruire un dialogo tra la Storia (che rievoca fatti realmente accaduti) e il Presente (che lega la vicenda alle ben più recenti tragedie di profughi e migranti) sotto il segno di una grande umanità.
A grande sorpresa, durante la presentazione, un video di Favino che saluta Taranto ringraziando per il calore e l’accoglienza “tutte le realtà tarantine che ci hanno aiutato concretamente a fare questo film”.