Taranto: Amministrazione Melucci e Asl insieme per sostegno a fragilità
Il sindaco Rinaldo Melucci, ritenuta meritevole di accoglimento e di condivisione la proposta del servizio di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza dell’Asl Taranto, ha messo a disposizione dell'equipe sanitaria alcune aree verdi cittadine protette per accogliere attività a sostegno dei minori in condizioni di fragilità e delle loro famiglie. Il progetto, sviluppato dalla dottoressa Anna Cristina Dellarosa, direttore della struttura complessa di Neuropsichiatria Infantile e Adolescenziale, condiviso con la dottoressa Maria Nacci, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl Taranto, propone l’esecuzione di interventi destinati alle categorie più fragili, ovvero bambini e adolescenti, già in carico al servizio, con disturbo dello spettro autistico e del neurosviluppo o con problematiche neuro- psichiatriche, in spazi verdi della città. Gli interventi proposti e calendarizzati hanno l'obiettivo di potenziare e stimolare le funzioni esecutive, la memoria sensoriale, migliorare le capacità attentive e immaginative, potenziare la creatività e le capacità di linguaggio, supportare la socialità e l’integrazione. Dopo l’esperienza di “spazio verde in città”, attivata nelle fasi 1 e 2 di lockdown durante l'emergenza Coronavirus per consentire a minori e adulti vulnerabili l'accesso a zone protette, garantendo il rispetto delle misure di sicurezza individuali e collettive previste dai provvedimenti governativi in tema di contrasto al Covid-19, si rinsalda ora il rapporto di collaborazione e cooperazione tra l’amministrazione Melucci e il servizio di NPIA dell’Asl Taranto. Consapevoli delle difficoltà che le restrizioni hanno avuto sulla quotidianità, e in particolare sulle relazioni e sull'equilibrio psicofisico, abbiamo inteso individuare ulteriori modalità per essere ancora vicini ai bisogni delle famiglie. Attivare strategie riabilitative più consone a supportare anche gli aspetti comunicativi e affettivo-relazionali con bambini, sempre nel rispetto delle misure di sicurezza individuali e collettive previste dai provvedimenti governativi in tema di contrasto al Covid-19, è indispensabile per garantire la continuità delle cure, muovendo ulteriori passi verso l’integrazione e il supporto alla nostra comunità.