Bombe 2a guerra ritrovate in Mar Piccolo a 100 metri da abitazioni

Intervento della Marina militare a 100, fatti brillare 4 ordigni

CRONACA
05.06.2019 11:47
I Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso il Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Taranto, hanno condotto una delicata operazione subacquea nelle acque del Mar Piccolo a Taranto che ha permesso di neutralizzare 4 ordigni esplosivi, residuati bellici, che sono stati rinvenuti il 30 maggio dai sommozzatori della Capitaneria di Porto durante un’ispezione dei fondali.

L’intervento d’urgenza dello SDAI è stato richiesto dalla Prefettura di Taranto ed ha permesso di riconoscere i manufatti segnalati come granate d’artiglieria da 75 mm risalenti alla seconda guerra mondiale, di rimuoverli dal fondo e di distruggerli in un area di sicurezza individuata dalla locale Autorità Marittima, attraverso le consolidate procedute in uso al Gruppo Operativo Subacquei tese a preservare l’ecosistema marino.

Al termine dell’operazione, il comandante del Nucleo SDAI di Taranto, Capitano di Corvetta Mirko Leonzio, ha dichiarato: “Sulla base della richiesta della Prefettura siamo intervenuti nello specchio acqueo di fronte a Via Garibaldi, Taranto vecchia, a circa 100 m dalle abitazioni, per verificare quanto segnalato dai sommozzatori della Capitaneria di Porto circa la presenza sul fondo di alcuni ordigni esplosivi. Grazie a questa tempestiva segnalazione abbiamo avuto la possibilità di rimuovere 4 granate d’artiglieria contenenti un totale di 2 Kg di esplosivo, ripristinando così le condizioni di sicurezza del Mar Piccolo.  È doveroso ricordare che chiunque dovesse imbattersi in oggetti simili ad un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari di Comsubin al fine di rispristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare”. 

 

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