Roberto Delgado a Blunote: "Taranto, perdonami!"
Forse con il suo gol, quello del momentaneo 1-3 per il Serpentara, Roberto Delgado ha condannato il Taranto ai playoff, che poi non hanno portato fortuna agli ionici. A un mese dall'impresa dei laziali in riva allo Ionio, il forte attaccante torna a parlare con Blunote: "Dopo la nostra retrocessione l'umore della gente non è ovviamente buono: regna molto dispiacere anche perchè si è fatto un grandissimo girone di ritorno, in cui si è vinto su campi difficilissimi come quelli di Taranto e Francavilla. Come dice il nostro direttore, non siamo retrocessi sul campo ma solo per via di un'altra regola. Mi dispiace tantissimo, ma adesso è tempo di guardare al mercato e al mio futuro".
IL SOGNO: "Per venire a Taranto darei tanto: è una piazza che non merita certi palcoscenici. Li, sugli spalti, ci sono 5000 spettatori anche quando la squadra non va benissimo. Farei carte false: ogni calciatore aspira a maglie del genere".
IL GOL: "Il mio gol allo "Iacovone" lo ricordo come un momento bellissimo, una gioia indescrivibile: davvero un'emozione unica. Nello stesso tempo mi dispiace davvero tanto per gli ionici".
LEGA PRO: "Purtroppo non sono un calciatore del Taranto e non sono stato contattato dal club rossoblù. Sarebbe un sogno riportare gli ionici in Lega Pro con i miei gol".
IL COLPO D'OCCHIO: "A Taranto già giocai quando indossavo la casacca del Potenza: entrare in quello stadio è da brividi. C'è un'atmosfera bellissima. Ogni calciatore sogna di giocare davanti a tifoserie del genere".
TARANTO-FONDI: "Ho avuto modo di vedere le immagini: il Taranto non meritava di perdere, ma quando ci si trova in dieci con una squadra forte come il Fondi certe cose possono capitare. Un mezzo errore del portiere ha pregiudicato l'incontro. Su quel pallone si è trovato Tiscione che è un grande atleta: chissà un altro giocatore dove avrebbe calciato...".
Nella foto Grimaldi, Roberto Delgado