A Taranto si celebrano i 20 anni del ‘senza zaino day’
Giovedì 19 maggio, percorsi laboratoriali nei tre plessi dell’istituto comprensivo Moro-Leonida
Percorsi laboratoriali grafico-pittorici, linguistico-letterari, musicali e, ovviamente, informatici, per celebrare il senza zaino day.
Dopo i festeggiamenti per i dieci anni dall’avvio sul territorio ionico dell’innovativo modello di scuola, è tutto pronto nei tre plessi dell’istituto comprensivo Moro-Leonida, per il primo ventennio di sperimentazione in Italia.
L’appuntamento è giovedì 19 maggio 2022, a partire dalle 9 del mattino.
L’istituto comprensivo presieduto dalla dirigente scolastica Loredana Bucci, scuola polo del modello senza zaino nell’area ionico-salentina, ha promosso nel plesso della scuola dell’infanzia, il Livatino un’attività denominata “Pronti a volare libera…mente”. Nella sede della scuola primaria, alla Renato Moro, invece, gli alunni saranno coinvolti in una serie di attività differenziate, ma con un elemento in comune: valorizzare i loro talenti proprio come vuole il modello senza zaino, pensato vent’anni fa da Marco Orsi, per consentire a tutti gli studenti di apprendere le varie discipline secondo il linguaggio loro più consono.
Questi i laboratori alla primaria: “Una storia per parlare di pace: il paese delle piume e delle pietre”; “Guarda in mondo con gli occhi del cuore e… pensa che avrai un mondo migliore”; “In classe mi arrabbio quando…”; “Seminario pace e giustizia: la pace inizia noi”; “Dall’io al noi”.
Alla secondaria, il tema scelto è unico - “Non c’è vita e umanità senza giustizia pace e libertà” - ma sarà sviluppato in sette diversi percorsi laboratoriali che saranno svolti negli stand sistemati nel cortile del plesso della Leonida, dove per l’occasione sarà inaugurato il primo dei sette laboratori tematici nell’ambito del progetto out-door ideato dagli studenti e dai docenti di Tecnologia Paola Carbonara e Marco Malagnino e concretizzatosi in una struttura di socializzazione realizzata dall’architetto Mita Lorusso.
Dall’inizio della scuola, a settembre, gli studenti hanno infatti potuto realizzare le loro attività didattiche e non negli spazi esterni della Leonida che sarebbero diventati un parcheggio se la preside Bucci non avesse creduto fermamente nel progetto voluto dagli stessi alunni e professori di utilizzare quest’area per fare scuola a cielo aperto.
“E - sottolinea la dirigente scolastica - mai come in questi mesi, la nostra idea si è rivelata vincente. Abbiamo affrontato la pandemia senza enormi sacrifici, siamo riusciti anche a liberare dalle mascherine i sorrisi dei nostri ragazzi portandoli fuori, con la giusta distanza, beneficiando di questi spazi out-door e del nostro meraviglioso clima mite per quasi tutto l’anno”.
Il modello senza zaino è oramai diventato parte del patrimonio genetico della scuola Moro-Leonida, tant’è che anche le classi cosiddette tradizionali vengono ogni anno coinvolte nell’iniziativa secondo la logica della “contaminazione”.
“Abbiamo creduto da subito nella bontà del modello senza zaino - spiega Loredana Bucci - e non siamo stati i soli. Accanto a noi anche le famiglie che ci hanno dato fiducia iscrivendo i loro figli quando ancora non si era mai sentito parlare di questo nuovo metodo didattico sul nostro territorio, e contribuendo così a radicare ancor di più il modello di scuola senza zaino in una comunità educante che guarda con interesse al territorio, nel tentativo di coinvolgere, nell’opera educativa, le agenzie presenti, costruendo una progressiva “mappa di comunità”, attraverso la condivisione degli obiettivi formativi e culturali di mete sociali e civiche”. (Comunicato stampa)