Castronovi chiede confronto su royalties per Comune di Taranto
“Non si può più attendere. È arrivato il momento di avviare un tavolo di confronto con le medie e grandi imprese che operano nel territorio tarantino per definire le royalties da versare al Comune di Taranto. In alcuni casi, è necessario rendere operative le intese già raggiunte”. Questa è la ferma opinione di Paolo Castronovi, consigliere comunale e segretario provinciale del Psi.
Castronovi ha espresso gratitudine nei confronti dell'Eni, che un anno e mezzo fa ha contribuito economicamente alla realizzazione del teatro negli ex Baraccamenti Cattolica. Tuttavia, ha invitato il colosso energetico a fare un ulteriore passo avanti sponsorizzando i Giochi del Mediterraneo del 2026, insieme ad altre aziende. "L'Eni potrebbe infrastrutturare, utilizzando energie rinnovabili, i mezzi e le aree che verranno impiegate dagli atleti e che resteranno come eredità per la città", ha proposto il consigliere.
Oltre a questo, Castronovi ha suggerito che l'Eni potrebbe produrre biocarburanti per alimentare i mezzi di Kyma Ambiente e Kyma Mobilità, oltre a giocare un ruolo chiave nella realizzazione della Hydrogen Valley, puntando sull'idrogeno verde. Nell'immediato, potrebbe anche contribuire alla raccolta degli oli esausti nella provincia.
Il consigliere non si rivolge solo all'Eni, ma a tutte le medie e grandi aziende del territorio, la cui attività ha un impatto ambientale sui cittadini. "Diventando partner e sedendosi a un tavolo con l'Amministrazione comunale di Taranto, queste aziende potrebbero sostenere progetti di miglioramento energetico per il Comune e le sue partecipate, oltre a sponsorizzare eventi culturali e sportivi come i Giochi del Mediterraneo", ha aggiunto Castronovi.
Attualmente, mancano le risorse necessarie per l'accoglienza e i servizi stimati in 45 milioni di euro dal Comitato organizzatore. Secondo Castronovi, se le aziende contribuissero anche solo per il 10%, darebbero un segnale significativo.
Infine, il segretario del Psi ha chiarito che i contributi economici delle imprese dovrebbero essere temporanei, in attesa che si concretizzino i processi di ambientalizzazione e decarbonizzazione, con particolare riferimento all'ex Ilva. Nel frattempo, ha concluso, sarebbe auspicabile un programma di sostituzione degli impianti più inquinanti con tecnologie moderne e meno impattanti.