Terre del Primitivo: l’opportunità delle tecnologie applicate all’agricoltura
Se ne parla a Sava nel secondo convegno di studi
Sabato 11 novembre, presso l’Istituto Del Prete Falcone di Sava, avrà luogo il convegno “Verso l’agricoltura 4.0 nelle Terre del Primitivo - Le opportunità delle tecnologie applicate all’agricoltura”, moderato dal direttore del GAL Terre del Primitivo, Rita Mazzolani.
Il convegno, promosso per la diffusione dei risultati intermedi dell’Intervento a regia diretta B 5.2 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione”, dopo l’introduzione del presidente del Gal Terre del Primitivo, Dario Daggiano, e i saluti del DS dell’Istituto Del Prete Falcone, Alessandro Pagano, entrerà nel vivo dei lavori, con l’agronomo Salvatore Attanasio, consulente del Gal Terre del Primitivo, che presenterà i primi risultati conseguiti a seguito del programma e delle azioni informative svoltesi negli 11 Comuni del comprensorio GAL. A seguire, l’intervento di Raffaele Ranieri, della società Skydrone360, azienda fornitrice della strumentazione di agricoltura di precisione, che presenterà i risultati provenienti dai 3 campi dimostrativi.
Le conclusioni del convegno saranno affidate all’on. Dario Iaia, segretario della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari, a cui si deve l’intervento del Governo a favore delle imprese agricole per i danni da “Peronospora” alle produzioni viticole.
L’agricoltura 4.0 nelle Terre del Primitivo è uno dei temi principali del convegno organizzato dal GAL. Il percorso informativo si è avviato lo scorso aprile a Manduria con un primo convegno in cui è stato presentato il progetto, prosegue con questo secondo e si concluderà con un appuntamento che mirerà alla diffusione dei risultati raggiunti sia dalle azioni informative destinate agli agricoltori attraverso workshop tematici in ogni comune del comprensorio del GAL, sia con i dati derivanti dalle strumentazioni di agricoltura di precisione installate in tre campi dimostrativi, un vigneto, un oliveto e un ficheto, tutte produzioni tipiche del territorio delle Terre del Primitivo. Sono molteplici le azioni progettuali svolte sul territorio dal Gal Terre del Primitivo, attraverso le quali si mira a promuovere l’applicazione di un’agricoltura più sostenibile sia attraverso la differenziazione delle colture, valorizzando la tradizione e incrementando la produttività aziendale, sia attraverso l’applicazione dell’agricoltura 4.0.
Il convegno, rivolto non solo agli imprenditori agricoli ma alla comunità intera, intende presentare le diverse attività che sostanziano il progetto B 5.2: workshop monotematici, campi dimostrativi con attrezzature di agricoltura di precisione, visite in campo. Obiettivi del progetto sono pertanto informare il mondo agricolo sulla necessità di diversificare le colture (recuperando colture arboree che in tempi passati avevano nel territorio una forte valenza produttiva ed economica, fra cui il fico e il mandorlo), rendere le aziende più sostenibili e, soprattutto, quello di mostrare i vantaggi e le opportunità dell’agricoltura di precisione.
È per questo che il GAL ha fortemente voluto la realizzazione di una serie di campi dimostrativi per la raccolta di informazioni relative al terreno e alle colture, che verranno rielaborate e diffuse a beneficio di tutti gli agricoltori.
Il Gal Terre del Primitivo, che nella sua mission ha la promozione dello sviluppo rurale e agricolo delle zone comprese nel proprio comprensorio, si è fatto portavoce delle istanze di cambiamento che l’agricoltura oggi richiede: innovazione ed efficienza sempre più elevata con un impatto ambientale sempre più contenuto, anche in relazione aquelli che sono gli Obiettivi Agenda 2030, che, tra l’altro, promuove un’agricoltura più sostenibile.
Un contesto, quello odierno, che impone con decisione, sia nell’agricoltura sia nel sistema agroalimentare, importanti scelte che muovano con decisione verso la sostenibilità, l’aggiornamento tecnologico continuo, la differenziazione strategica sui mercati, la valorizzazione e l'interpretazione di nuove domande di mercato e la salvaguardia di varietà territoriali, storiche e uniche.
Ad accelerare la necessità del cambiamento, soprattutto nel Salento, così come nel territorio del Gal Terre del Primitivo è il fenomeno della xylella fastidiosa, che ha colpito in maniera violenta e irreversibile le colture olivicole.