Taranto: Panarelli, ‘Voglio vincere o morire con le mie idee’
Il neo allenatore si presenta: ‘Scetticismo? Giudicatemi sul campo...’
“Ho accettato l’incarico con dei punti fermi: responsabilità tecnica in tutto e per tutto perché voglio morire o vincere con le mie idee. Non mi gioco solo un pezzo importante della mia carriera, ma della mia vita. Non esistono amicizie, sceglierò il meglio senza pregiudizi. Non sono spaventato, ma determinato”.
NO PROCLAMI “Non sono qui per fare proclami, ma sappiamo benissimo quali sono le ambizioni della società e della città. Farò tutto il possibile perché ciò avvenga, ma bisogna essere realisti pensando che non sarà facile vincere tutte le partitel.La mia breve esperienza di allenatore dice che ho vinto qualcosa, ma con umiltà posso ammettere che dopo 30 anni di calcio ho ancora tanto da imparare. Quando la società mi ha chiamato, non potevo lasciarmi sfuggire questa occasione. So che mi aspetta un lavoro difficile e per questo sarò molto esigente con mes stesso e con chi andrò a lavorare.
CAZZARÒ “Ci tengo a precisare che chi mi ha preceduto ha fatto tutto il possibile per amore della piazza e della maglia. I risultati sono comunque dalla sua parte e voglio fargli un grosso in bocca al lupo per il suo futuro”.
MERCATO “Sfrutterò questa settimana per valutare la rosa con estrema trasparenza dopo di che prenderò le mie decisioni. Ho visto il Taranto solo da spettatore, ma è chiaro che bisognerà intervenire in alcuni ruoli. Per uscire dall’inferno della D c’è bisogno di tutte le componenti. Cosa ho detto alla squadra? Che ci tengo molto al rispetto dei ruoli e delle regole, anche se mi piace molto il confronto con tutti”.
MODULO “Non mi sono mai fossilizzato su un unico sistema di gioco, ma ho le idee chiare: partirò con il 4231 con cui ho fatto bene ad Altamura. In ogni caso, ciò che conta per me sono i principi e il sacrificio. Ho avuto tanti allenatori, dai quali ho “rubato” un po’ di idee, ma alla fine ci metto sempre del mio”.
SCETTICISMO “Comprendo le perplessità della gente, farò il possibile per far ricredere chi in questo momento non crede in me. Ai giornalisti dico di non risparmiarmi nelle critiche soprattutto se queste possono aiutarci a migliorare. Alla gente chiedo di stringersi attorno alla squadra perché alla fine i risultati sono di tutti, non solo di Gigi Panarelli. La gente è giustamente esasperata, ma con l’unione possiamo raggiungere traguardi importanti. Vincere è un interesse di tutti...”.
BARI “Sinceramente, non penso al derby, ma al lavoro che mi attende...”.