Serie A: Procura chiede 15 punti di penalizzazione per il Chievo
Il legale dei veneti: ‘Processo infondato, si va verso l’improcedibilità”.
La procura della Figc ha chiesto 15 punti di penalizzazione per il Chievo Verona nell'ambito del procedimento sportivo in corso davanti al Tribunale federale nazionale della Figc per presunte plusvalenze fittizie. Se la richiesta venisse accolta, il club veneto dovrebbe scontare la sanzione nel campionato di Serie A appena concluso al 13° posto scivolando al terzultimo posto e retrocedendo dunque in B. Anche per il Cesena, peraltro prossimo al fallimento, la procura Figc ha chiesto 15 punti di penalizzazione da scontare nel campionato appena concluso di Serie B.
Legale Chievo: “Processo infondato, si va verso l’improcedibilità”.
“Mi aspettavo una richiesta pesante da parte dalla procura della Figc, perché di solito quando si ha torto si fanno sempre richieste pesanti per suggestionare i tribunali. Più la richiesta è pesante e più è debole la proposta di deferimento". Così l'avvocato Marco De Luca, legale del Chievo, ha commentato la richiesta di 15 punti di penalizzazione della procura Figc nei confronti del club veneto per le presunte plusvalenze fittizie nel processo davanti al Tribunale federale nazionale. Se accolta, la richiesta comporterebbe la retrocessione del Chievo in serie B. "E' un deferimento fragilissimo che contiene errori marchiani anche nei numeri. Sono abbastanza fiducioso che gli errori commessi in sede procedurale vengano sanzionati anche duramente", ha sottolineato il legale, sostenendo che "la procura si è rifiutata per due volte di ascoltare il presidente Campedelli e quindi l'improcedibilità sta nei fatti. E' un deferimento completamente infondato e non possiamo non essere fiduciosi". Riguardo l'ipotesi di improcedibilità su cui sembra puntare il Chievo, il legale ha ricordato "un precedente di due mesi fa che impone alla procura di sentire gli incolpati e la procura si è rifiutata di farlo, quindi credo che questa improcedibilità sia consequenziale". "Anche nel merito -ha ribadito- il deferimento è totalmente infondato". Riguardo lo stato d'animo di Campedelli, nei confronti del quale la procura ha chiesto 36 mesi di inibizione, De Luca lo ha definito "molto dispiaciuto ed amareggiato, lo ritiene un deferimento inutilmente punitivo perché ha sempre rispettato alla lettera quanto disposto dalle procedure federali in merito alla contabilizzazione dei contratti di acquisto e di vendita".