Serie A: Ufficiale, Berlusconi lascia il Milan dopo 31 anni
Dopo quasi un anno di trattative e due rinvii, il Milan cambia proprietario. Berlusconi saluta dopo 31 anni e 5 Coppe dei Campioni vinte: anche il club rossonero - così come i cugini dell'Inter - diventa cinese e finisce alla cordata guidata dall'uomo d'affari Yonghongh Li. L'atto di vendita (tecnicamente il "closing", dopo il preliminare dell'agosto scorso) è stato firmato poco prima delle 14, in un luogo che più milanese non potrebbe essere: in piazza Belgioioso, a pochi metri dalla casa di Alessandro Manzoni, nello studio legale Gianni, Origoni, Grippo e Cappelli, i quali hanno assistito gli acquirenti.
Silvio Berlusconi che non se l'è sentita di presenziare all'atto finale, riservandosi di incontrare tutti i protagonisti questa sera con una cena che si terrà ad Arcore. ha rilasciato, però, una brave dichiarazione: "Lascio e lo faccio con dolore e commozione, ma con la consapevolezza che il calcio moderno, per competere ai massimi livelli europei e mondiali, necessita di investimenti e risorse che una singola famiglia non è più in grado di sostenere". facendo già intuire che non accetterà la carica di presidente onorario che gli verrà offerta.
A firmare materialmente il contratto è stato così Danilo Pellegrino, amministratore delegato di Fininvest, la holding che di fatto ha ceduto il 99,9 per cento delle quote valutate 740 milioni (compresi 220 milioni di debiti): oltre a essere uno dei manager di fiducia della famiglia, è stato l'uomo che ha seguito l'operazione di vendita fin dall'inizio, ancora i tempi della trattativa con il finanziere tailandese Bee Teachaubol. L'altra firma che conta è quella del braccio destro di Yonghong Li, "David" Han Li, affiancato da Marco Fassone, individuato dalla nuova proprietà come l'amministratore delegato che prenderà il posto della diarchia formata da Adriano Galliani (a sua volta presente al momento della vendita) e Barbara Berlusconi (assente).