Horizon 2020: Taranto si candida per la prima volta
Il Comune di Taranto è stato tra i promotori del progetto SoCRatE (Symbiotic Circular and Regenerative cities in Europe), presentato in risposta al bando “Sviluppo urbano sistemico per città circolari e rigenerative” del programma comunitario Horizon 2020, lo strumento che finanzia ricerca e innovazione di eccellenza nell’Unione Europea.
L’obiettivo del progetto, di un importo di quasi 10 milioni di euro, è sperimentare modelli di sviluppo urbano che siano innovativi, ecosostenibili e basati sull’economia circolare.
Nel progetto Taranto si propone come una delle quattro città europee in cui verranno realizzate iniziative pilota per rendere le città “circolari e rigenerative”, applicando in ambito urbano e periurbano principi, pratiche e soluzioni proprie dell’economia circolare.
Le iniziative pilota si potranno sviluppare sia nella fase “a monte”, attraverso una gestione più efficiente delle risorse, con un aumento della loro produttività nei processi di produzione e consumo e una riduzione degli sprechi, sia in quella “a valle”, evitando che tutto ciò che ancora intrinsecamente possiede una qualche utilità non venga smaltito in discarica in forme peraltro non sempre legali, ma sia recuperato e reintrodotto nel sistema economico e produttivo.
Elemento comune alle quattro città pilota è la presenza di importanti aree industriali e porti commerciali, in modo da utilizzare l’economia circolare come leva per creare una simbiosi virtuosa città-industria, con benefici per cittadini, imprese e ambiente.
Presupposto per il successo delle sperimentazioni sarà il coinvolgimento delle comunità, urbane e industriali, attraverso un processo partecipato e partecipativo per trovare soluzioni praticabili e durevoli.
Il progetto è coordinato da ENEA, nominata dalla Commissione Europea come hub nazionale italiano nella Piattaforma europea per l’economia circolare, e riunisce circa 20 partner europei tra enti di ricerca, università, città e start-up localizzati in Italia, Spagna, Germania, Regno Unito, Francia, Danimarca, Austria, Serbia, Bulgaria e Romania.
All’interno della partnership, Taranto sarà rappresentata, oltre che dal Comune, anche del Centro interdipartimentale “Magna Grecia” del Politecnico di Bari e dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio.
“La presentazione di un progetto di qualità e ambizioso come SoCraTe, – ha spiegato l’Assessore a Fondi Strategici, Società Partecipate ed Innovazione Massimiliano Motolese –, significa che il Comune, e soprattutto la città, non solo hanno per la prima volta la concreta possibilità di beneficiare delle opportunità offerte da Horizon 2020, ma anche di sperimentare come innovazione e collaborazione con partner nazionali ed europei possano contribuire a superare le complesse sfide economiche, sociali e ambientali che Taranto ha ereditato dal passato”.
“La partecipazione a SoCraTe è un passo concreto verso l’obiettivo di rendere Taranto la capitale del sud per l’economia circolare – ha aggiunto l’Assessore all’Ambiente Rocco De Franchi –, che può e deve diventare un nuovo modello di sviluppo in un contesto come quello tarantino, per ridurre la pressione ambientale esercitata dai cicli urbani e produttivi, specie quelli legati al porto e alla zona industriale, e creare nuove opportunità di reddito e occupazione per cittadini e imprese locali”.
Il Prof. Gregorio Andria, Presidente pro-tempore del Centro Interdipartimentale “Magna Grecia” del Politecnico di Bari ha dichiarato: “Il Politecnico, e segnatamente il Centro “Magna Grecia” di Taranto, collaborerà con piacere al progetto, di ampia portata e di grandi prospettive, forte dell’esperienza e della competenza dei propri docenti nelle tematiche specifiche e di contesto, anche per le sicure, importanti ricadute sulla formazione d’eccellenza dei giovani ingegneri e sulle conseguenti prospettive occupazionali, nonché sulle attività di ricerca e di trasferimento tecnologico alle imprese del territorio, sviluppando e potenziando quelle già in atto da oltre un quarto di secolo”.
“Siamo soddisfatti - sostiene Sergio Prete, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio - di aver aderito al progetto SoCRatE, che potrà contribuire alla creazione, come previsto dal nostro Piano Operativo Triennale 2017-2019, di un Innovation Hub che operi da centro propulsore di realtà imprenditoriali attive nel settore dell’innovazione, anche digitale, applicata alle tematiche portuali ed alla blue economy che promuova il sorgere di un ecosistema circolare e rigenerativo”.
“Coordinare questo progetto che ha come obiettivo l'uso efficiente delle risorse nelle città è per noi motivo di particolare soddisfazione anche perché si tratta di un'esperienza 'faro' a dimensione europea”, sottolinea Claudia Brunori, Responsabile della Divisione Uso efficiente delle risorse e chiusura dei cicli dell’ENEA. “La rigenerazione urbana in una prospettiva di economia circolare è un punto di forza del nostro Dipartimento Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali e poterla applicare in una realtà significativa come Taranto è un risultato di particolare rilievo”.
Entro i prossimi tre mesi la Commissione Europea terminerà la valutazione delle proposte progettuali pervenute e comunicherà quelle che accederanno alla seconda fase del processo di selezione.