Turismo: Puglia in ritardo, a giugno non ci sono prenotazioni
La Puglia sarà la meta più ambita delle vacanze estive, ad affermarlo è un’indagine di Demoskopika in collaborazione con l’Università del Sannio, secondo cui le mete più richieste saranno Toscana, Sicilia, Emilia Romagna, Sardegna e in pole position la Puglia (+13,6 arrivi). Prevarrà la villeggiatura al mare per oltre la metà degli italiani e i mesi più gettonati saranno luglio ed agosto. Dato che si conferma anche in un veloce sondaggio effettuato da Confcommercio Taranto, limitatamente alle strutture alberghiere del capoluogo, che a partire dall’ingresso della Puglia in fascia gialla, hanno visto incrementare del 10-15% le prenotazioni, per ora per lo più Italiani. Interessante per il capoluogo tarantino, la parentesi di giugno nel week end attorno ai giorni 5 e 6, durante i quali a Taranto si terrà la tappa italiana del campionato italiano dei catamarani volanti Sail Gp, e in occasione della quale, diverse strutture alberghiere ed extra alberghiere registrano il tutto esaurito delle prenotazioni a conferma dell’importanza di eventi (sportivi, culturali e di spettacolo) di richiamo internazionale. Resta comunque deluso chi aveva sperato in una ripartenza tout court delle attività del turismo e dei pubblici esercizi già da giugno ma, come annunciato dal premier Mario Draghi, la riapertura sarà graduale. Si dovrà attendere il 21 giugno per l’abolizione totale del coprifuoco, intanto a partire da subito, il divieto di spostamento, attualmente dalle 22.00 alle 5.00, è ridotto di un’ora e passa alle 23.00, e dal 7 giugno alla mezzanotte. Gli operatori auspicavano un ritorno alla ‘libertà’ già da giugno: “Abolire il coprifuoco in pieno giugno significa perdere un mese intero. Le limitazioni allontanano i turisti che – osserva Cosimo Miola, presidente provinciale Extra alberghiero di Confcommercio - preferiscono spostare la vacanza a luglio e agosto, costringendoci a un lavoro concentrato. Purtroppo la Puglia è partita tardi, se ancora l’altro ieri l’assessore al Turismo, Massimo Bray, ha convocato le organizzazioni di categoria per avviare il confronto e per informarle sui programmi della Regione”. “L’allentamento di alcune misure anti covid - commenta Antonio Salamina, presidente provinciale di Fipe Ristoranti Taranto - ci induce a porci con un atteggiamento di maggior fiducia verso il prossimo futuro e a poter finalmente riorganizzare il nostro lavoro, potendo disporre di spazi esterni maggiorati, se non, come deciso dall’amministrazione comunale di Taranto, addirittura raddoppiati. Speravamo comunque in maggiori aperture a partire da giugno. Scontiamo tra l’altro l’assenza di una campagna di comunicazione da parte della Regione. Per ora dovremo accontentarci del tutto prenotato nei week end”. “Dal 21 giugno sarà possibile anche consumare cibi e bevande all’interno dei locali - evidenzia il presidente di Fipe Bar, Paolo Barivelo - secondo gli orari previsti dal decreto, un via libero atteso da chi non dispone di spazi esterni. E comunque la ripartenza è lenta e il nostro settore deve compensare i danni di un anno di sofferenze”. Tira un sospiro di sollievo il settore del wedding, in particolare sale ricevimento e wedding planner che finalmente potranno programmare gli eventi: “Il riferimento temporale del 15 giugno come data di partenza delle cerimonie religiose salva la stagione dei matrimoni - commenta il presidente provinciale del Wedding Confcommercio, Enea Fanelli -, ora abbiamo finalmente un punto di partenza, ma resta insoluto il problema dei costi del tampone (per coloro che non sono vaccinati o non abbiano contratto il covid) e di chi se ne debba far carico. Auspichiamo che quanto prima giungano risposte concrete dal Governo”.