Autobus: Immatricolazioni in rialzo, a Taranto balzo in avanti del 30%

2° Osservatorio Continental sui macro-trend del trasporto pesante

CRONACA
31.07.2022 19:58

Dopo la crisi vissuta nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ed economica, il 2021 avrebbe dovuto essere l’anno del rilancio per il settore dei trasporti. Ma si può parlare di vera ripresa? Per rispondere a questa domanda e capire le evoluzioni che hanno trasformato il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone dopo il primo anno di pandemia sia a livello nazionale, sia a livello locale, Continental ha realizzato la seconda edizione dell’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante. Lo studio fa emergere le tendenze evidenziate dallo sviluppo del parco circolante in Italia e in Puglia, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro.

Immatricolazioni autobus: Taranto in crescita del 30%

Il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia ha chiuso il 2021 con 24.168 immatricolazioni, in crescita rispetto al 2020 del 23,6%. In controtendenza la Puglia è in ribasso e registra un calo del 4,2%, immatricolando 993 mezzi (43 in meno rispetto al 2020). Tra le province, Taranto segna una crescita del 6,7%, con 95 nuovi mezzi. Il settore nazionale del trasporto persone mostra un importante segnale di crescita, con 4.091 mezzi immatricolati nel 2021 a fronte dei 3.404 del 2020 (+20,2%). Uno scenario contrastante si presenta invece a livello locale: tra le regioni in positivo, la Puglia registra un aumento pari al 12,7% (il corrispettivo di 248 targhe). La provincia di Taranto segue l’andamento positivo della regione, con un aumento del 30% e 26 nuovi autobus.

Alimentazione: Taranto, più alta concentrazione di autobus a gasolio

Nel 2021 in Italia il parco circolante di autocarri merci ha raggiunto le 4.290.042 unità. A livello di alimentazione, la situazione nazionale rimane pressoché invariata rispetto al 2020 con una netta predominanza del gasolio. Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative.
La Puglia vede l’elettrico a quota 0,1% e l’ibrido allo 0,2%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (93,6% del parco). Uguali le percentuali di elettrico e ibrido a Taranto. Qui, con il 2,8%, la quota di mezzi a benzina scende sotto la media regionale (3%), così come il metano (1,7% rispetto al 2,4%). Il parco autobus nel nostro Paese registra invece, nel 2021, 100.199 unità. Anche in questo contesto, dal punto di vista dell’alimentazione, il panorama è stabile rispetto al 2020, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggioranza dei mezzi in circolazione rimangono a gasolio, mentre le quote di elettrico e ibrido crescono ma non superano l’1%. Per le fonti alternative, in Puglia l’elettrico registra lo 0,5%. Il gasolio raggiunge il 95, 2% e il metano il 3,6%. A Taranto l’elettrico si abbassa allo 0,1%. In provincia il parco circolante è quasi interamente composto da mezzi a gasolio (98,4%), valore più alto dell’intera regione.

Categoria Euro: Taranto, percentuale più alta di Euro 0

Le categorie euro più presenti a livello nazionale nel comparto del trasporto merci sono Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, crescono e nel 2021 raggiungono il 35% del totale. Una percentuale elevata che supera la quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 15%. In controtendenza, in Puglia le classi più inquinanti, fino all’Euro 2, hanno ancora valori alti (40,1%) ben oltre le classi ambientali più giovani (23,4%). In regione ben oltre un mezzo su cinque è Euro 0. Taranto registra una percentuale di Euro 0 – 2 superiore alla media regionale e pari al 41,5%. La provincia è al di sotto invece per le classi Euro 5 ed Euro 6, che raggiungono il 22,7%. In aumento rispetto al 2020, in Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 42,3%. Stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che rappresentano l’11,8% del parco. In Puglia un autobus su tre è ancora Euro 0,1 e 2, ma la percentuale è superata dagli Euro 5 ed Euro 6 che arrivano a quota 37,5%. A livello provinciale, Taranto registra il valore più alto di Euro 0, ben 19,9%, e una concentrazione alta di classi inquinanti (47,3%). Al 22,7%, il tasso di Euro 5 e 6 è piuttosto basso rispetto alla media regionale.

Anzianità: Taranto, alto il numero di autobus sopra i 20 anni 

Il trasporto merci italiano è caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 15 e i 20 anni e le categorie “da 30 anni in poi” rappresentano il 15% del parco circolante. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano al 33,3%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di massimo un anno (4%).,In linea con la tendenza nazionale, in Puglia la fascia d’età più diffusa è quella dai 15 ai 20 anni (20,5%). Le percentuali per le categorie più giovani sono piuttosto esigue, solo il 22,4% dei mezzi ha massimo 10 anni, mentre ben il 38,8% ha un’età superiore ai 20. Peggiora lo scenario in provincia di Taranto dove il tasso di autocarri con massimo 10 anni è solo 21,8% e la percentuale di mezzi più datati il 40,4%. Per il trasporto persone nazionale la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta il 20,5% del totale. Una quota in crescita di un punto percentuale rispetto allo scorso anno, ma ancora altamente superata dai mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2021 raggiungono il 26,9%.,In linea, con la tendenza nazionale, la Puglia registra il 20% nella fascia 0 - 5 anni, ma ben il 31,8% di quelli con oltre 20 anni, ben sopra la media nazionale. Con il 14,8%, Taranto segna una quota di mezzi giovani, da 0 a 5 anni, al di sotto della media regionale e una delle percentuali più significative di autobus di oltre 20 anni (43,7%).

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