Taranto: Sversamento liquami in Mar Grande, l’allarme di Mongelli e Perrini
‘È questa la rinascita promessa dal sindaco per una città a vocazione turistica?’
“Apprendiamo, con vivo sgomento, dopo aver visto le immagini, dell’ennesimo sversamento di liquami, verificatosi qualche giorno fa, nella rada di Mar Grande all’altezza di Viale Virgilio, nei pressi di Lido Taranto”. Lo scrive in una nota Gianluca Mongelli, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia.
“A quanto si apprende, i reflui sarebbero fuoriusciti dalla condotta fognaria in uso all’AQP a causa del troppo pieno, trasformando l’acqua da azzurra a marrone - continua Mongelli, che nella mattinata di giovedì 15 giungo si è recato sul posto con Renato Perrini, consigliere regionale, per verificare la situazione.
“A prescindere dalle indagini in corso per accertare eventuali responsabilità, ci si chiede se questa sia la rinascita promessa dal nostro Sindaco, la vocazione turistica e la promozione di Taranto dei vari rendering che dipingono, solo virtualmente, una città che probabilmente esiste solo nella fantasia del primo cittadino e della sua incerta maggioranza, impegnata nel districare i nodi delle nuove nomine a seguito della revoca delle deleghe assessorili da parte dello stesso Sindaco“, aggiunge Gianluca Mongelli.
”Oltre al quotidiano scempio sotto il profilo dell’igiene urbana, registriamo, anche, il verificarsi di sversamenti di liquami nel nostro mare, come a dire: al peggio non c’è mai fine - sottolinea il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia -. Ci si chiede in che modo l’AQP intenda risolvere l’annoso problema degli sversamenti e in che modo vengano tutelati, sul punto, gli interessi della città nella sede regionale dell’Acquedotto e del suo Consiglio di Amministrazione, in seno al quale ci risulta sieda anche un rappresentante tarantino”.
”Per tale ragione, chiediamo al Consigliere Regionale FDI Renato Perrini di formalizzare una interrogazione urgente per comprendere che tipo di risoluzione sia stata prevista e/o programmata dall’AQP per evitare che il nostro mare da azzurro diventi marrone, con tutti gli ulteriori effetti in ordine alla balneabilità, all’impatto ambientale ed alla promozione turistica di una città che, mai come ora, ha realmente bisogno di risollevarsi dallo scempio che è in atto“, conclude Mongelli.