BluLibri: ‘La bella e il campione. Le fiamme e il sepolcro imbiancato’

Cultura, musica e spettacolo
23.08.2022 16:22

(Di Antonio Bargelloni) La storia è ricca di anni che hanno segnato, nel bene e nel male, le vicende dell’umanità, diventandone, a seconda della maggioranza degli studiosi, punti di riferimento di un determinato secolo, di un millennio, o addirittura punti di separazione tra un periodo e l’altro. Perché ci sono anni in cui c’è una così grande concentrazione di eventi a livello mondiale, o anche locali con ripercussioni internazionali, che alla fine passano “alla storia” ancora prima che diventino materia di studio per gli storici.

Non possiamo sapere se fra cento anni, duecento, o tra un millennio, il 1991 sarò ricordato come anno simbolo del XX Secolo, o spartiacque tra due grandi periodi, come lo sono stati il 476 d.C. ed il 1492. Ai posteri abbiamo lasciato testimonianze dirette e indirette grazie ai mezzi di comunicazione vecchi (giornali, fotografie), recenti (tv) e nuovi (internet) e saranno loro a… giudicarci.

Tra queste testimonianze si può annoverare, di recente pubblicazione, “La bella e il campione. Le fiamme e il sepolcro imbiancato” terza fatica letteraria di Massimiliano Ancona, giornalista barese redattore della Gazzetta dello Sport e in passato collaboratore di altre testate (City, Corriere della Sera, Io Donna). Ancona, molto legato alla sua città nonostante risieda da anni a Roma ed in particolare alle sue vicende calcistiche (i precedenti lavori sono dedicati al Bari di Catuzzi e alla storia dei derby tra Bari e Foggia), stavolta si è trasformato in cronista storico, decidendo di riavvolgere il nastro e raccontare un anno, “Quel terribile 1991” (sottotitolo del libro), vissuto in prima persona tanto da “spettatore”, quanto da giornalista, come tanti di noi allora trentenni o giù di lì, per ricordare quanto quell’anno abbia segnato un’epoca che sembra tanto lontana, ma che in realtà è molto molto vicina, per la serie: “corsi e ricorsi”.

MASSIMILIANO ANCONA

Ancona, attingendo a piene mani da fonti letterarie, archivi giornalistici, documentari televisivi, effettua una pura cronistoria degli avvenimenti accaduti in quell’anno, scandita dai mesi del calendario ma divisa in sottocapitoli in cui si sofferma in maniera particolare su alcune vicende, quasi sempre dolorose. Una buona parte di esse naturalmente vede al centro Bari, che in quell’anno è stata teatro di eventi che hanno lasciato il segno, quasi sempre negativo: il rogo del Teatro Petruzzelli, l’attracco della nave Vlora con a bordo 20.000 albanesi in fuga dalla miseria, la finale di Coppa del Campioni vinta dalla Stella Rossa Belgrado, ultima vittoria di una “nazione” che era avviata nel processo di smembramento sfociato in una guerra lunga e tremenda, la retrocessione in serie B del Bari più costoso della sua storia, le riprese del film “La Riffa” che fa riscoprire una città già da tempo in fase di risveglio architettonico, culturale, sociale.

Ed un mini capitolo è dedicato a Taranto, ahimè negativo: proprio quell’anno è stato l’apice della guerra di mala iniziata nel 1988, con l’uccisione, il 9 gennaio, della piccola Valentina Guarino, 6 mesi, colpita a morte assieme al padre Cosimo (obiettivo dell’agguato), e con la strage della barberia del 1° ottobre, 4 morti ammazzati perché al posto sbagliato nel momento sbagliato. E ad ogni evento particolare Ancona si sofferma raccontandone il prologo e la conclusione, con la storia che spesso giunge ai giorni nostri, soprattutto sulle vicende di cronaca nera ancora senza colpevoli…

Vicende nostrane che si inseriscono in un contesto mondiale raccontato con il ritmo giornalistico (la nascita del world wide web, la fine dell’U.R.S.S., la Guerra del Golfo) ed in quello nazionale descritto con qualche nota di disappunto, se non disprezzo, soprattutto per alcuni personaggi che di lì ad un anno sarebbero stati travolti dalle loro stesse “picconate” o dalle vicende giudiziarie di Mani Pulite.

Un libro che i millenians o “generazione Y e Z” potrebbero leggere con curiosità mista a voglia di conoscere un passato recente che non troveranno sui libri di Storia, mentre noi della “generazione X” lo leggiamo con un punto di nostalgia per la giovinezza perduta e tanta rabbia per l’avvertire, nei recenti avvenimenti nazionali e internazionali, dei già citati corsi e ricorsi storici. “La bella e il campione. Le fiamme e il sepolcro imbiancato”, Wip Edizioni, 2022, € 14,25

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