Taranto: Stringara, `Il pubblico è decisivo nei play off...`
E' rimasto legatissimo a Taranto e al Taranto, l'ex allenatore ionico Paolo Stringara, che a Blunote, cerca di analizzare l'annata degli ionici, partendo dalla causa del perchè i rossoblù non riescono a tirarsi fuori da quest'inferno: "La serie D è un campionato insidiosissimo in cui vince soltanto la prima della classe: ogni leggerezza nel corso del campionato la paghi caro. E' tra i tornei più difficili in assoluto".
IL TARANTO: "Non penso ci sia una causa in particolare perchè il Taranto non abbia raggiunto la Lega Pro. A volte bisogna rendere merito anche agli avversari: ritengo che la Virtus abbia meritato, disputando un grandissimo campionato".
PLAY OFF: "Dagli ionici mi aspetto degli spareggi eccezionali, perchè, sicuramente, in estate, dei ripescaggi ci saranno. Con la grande storia che ha il Taranto e il bacino d'utenza, piazzandosi in alto nella speciale graduatoria, la formazione di Cazzarò, avrebbe tutte le credenziali per aggiudicarsi un posto libero il Lega Pro".
TARANTO-FONDI: "Non conosco perfettamente il Fondi visto che lavoro con la nazionale americana e spesso ero altrove per impegni lavorativi. Il Taranto l'ho seguito molto grazie agli amici che ho lasciato li. Sono legatissimo alla città dei Due Mari e ho ricordi meravigliosi. Il pubblico, in questo match, potrebbe essere l'arma in più per gli ionici: tutte le squadre sentono quello stadio e il calore della gente. A volte, purtroppo, ha messo pressione anche a qualche atleta rossoblù: per giocare in quella piazza bisogna avere personalità".
L'ex tecnico del Taranto, passa poi ad analizzare la situazione del girone C della Lega Pro: "Il Lecce ha un tecnico che arriva sempre in alto: questa formazione la vedo molto bene in chiave play off. A livello di simpatia sono felice per la promozione delle streghe in serie cadetta: ogni anno, facendo grossi investimenti, la sfioravano".
IL MARTINA: "La formazione della Valle d'Itria deve giocarsi tutte le proprie carte se vorrà salvarsi con il Melfi. Servirà che tutto l'ambiente remi dalla stessa parte".
Nella foto Lubrani, Paolo Stringara