Teatro: Hamlet Travestie, sabato 12 novembre al TaTÀ di Taranto
“To be or not to be”, ovvero “io nun saccio manco si song’ o non song’”. Per la settima stagione di “Periferie”, sabato 12 novembre, alle ore 21 al TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda ai Tamburi, va in scena Hamlet Travestie, da John Poole e Antonio Petito a William Shakespeare, di Emanuele Valenti e Gianni Vastarella, regia Emanuele Valenti, con Giuseppina Cervizzi, Christian Giroso, Vincenzo Nemolato, Valeria Pollice, Emanuele Valenti, Gianni Vastarella, produzione Punta Corsara/369gradi. Durata 70 minuti. A seguire incontro con la compagnia dello spettacolo. Biglietto intero 15 euro, ridotto 10 euro (under 30, over 65 e gruppi di dieci persone) e 8 euro (studenti universitari, previa presentazione libretto). Info: 099.4707948.
Dalla Danimarca ai vicoli di Napoli, Amleto si lascia raccontare dalle paure, dai dubbi e dal tormento del suo omonimo shakespeariano attraverso la storia di una famiglia popolare che, tra lavoro, casa, debiti e figli, è colpita dalla morte improvvisa del padre. Senza tradire le suggestioni e il disagio di un Amleto figlio di una società che non gli appartiene, la compagnia Punta Corsara rielabora la tradizione napoletana a partire dalle suggestioni dell’omonimo testo scritto nel 1810 dal drammaturgo inglese John Poole, in cui la parodia ribadisce l’autorità dell’Originale, passando per “Don Fausto” di Antonio Petito, lì dove invece l’Opera diventa vicenda matrice di altre vicende, quelle di una famiglia della Napoli dei nostri giorni. Ciascun componente dei Barilotto è vincolato al legame con l’altro in una stasi violenta in nome dell’unità. Dissociato, se ne sta Amleto, il figlio senza padre, ad alimentare un conflitto di dubbi e paure. Intorno a lui, la vicenda shakespeariana diventa il canovaccio di un’improbabile tragedia redentiva, una fallimentare distribuzione di ruoli e di pesi in una famiglia dissestata.