Taranto costruisce col teatro la società del domani
Un articolato progetto di comunità che la compagnia Crest realizza al TaTà con Regione Puglia, Comune e Teatro pubblico pugliese
Saranno 100 giovani, tra bambini e adolescenti, ad essere coinvolti con attori e musicisti professionisti nello spettacolo di comunità «Uccelli» tratto dalla commedia di Aristofane che la Bottega degli Apocrifi presenta sabato 12 ottobre (ore 20.30) e domenica 13 ottobre (ore 17.30) all’auditorium TaTà di Taranto al termine di una serie di laboratori realizzati con la compagnia Crest.
Un’esperienza di «teatro diffuso» e partecipativo che ha attraversato l’Italia e travalicato le Alpi e che ora arriva a Taranto per coinvolgere direttamente gli abitanti del territorio, segnando contestualmente l’avvio delle attività 2024-2025 della compagnia Crest.
Un articolato progetto di promozione, diffusione e appartenenza per la costruzione in città di un teatro e di una società del domani, tra produzioni di comunità, per l’appunto, e spettacoli rivolti alle nuove generazioni. Un progetto comprendente anche le rassegne «Scena dei ragazzi» dedicata alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie (quattordici titoli in programma dal 16 dicembre al 30 aprile) e «Scena futura» riservata agli studenti degli Istituti superiori (sei titoli dall’8 novembre al 20 marzo) che lo storico collettivo teatrale ionico realizza in sinergia con gli assessorati alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Taranto e il Teatro pubblico pugliese
L’allestimento di «Uccelli», commedia di Aristofane del 414 a. C. con la quale Stefania Marrone e Cosimo Severo della Bottega degli Apocrifi presentano un’idea di teatro come esercizio collettivo di libertà, rientra nell’iniziativa «Un teatro sotto le ciminiere», parte delle sei azioni pilota per il welfare culturale e la valorizzazione dei luoghi di cultura promosse dal dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia e dal Teatro Pubblico Pugliese, il Consorzio per le Arti e la Cultura e Polo Arti, Cultura e Turismo della Regione Puglia.
La programmazione del Crest rivolta alle nuove generazioni proseguirà, quindi, con i due cartelloni riservati alle scuole.
La «Scena dei ragazzi» include quattordici titoli (tutti in doppia replica) rivolti alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie con una serie di spettacoli pensati ad hoc per i giovanissimi da compagnie italiane specializzate in questo genere di produzione. Al via il 16 e 17 dicembre con «Sogni. Arlecchino e la bambina dei fiammiferi» della compagnia ravennate Drammatico Vegetale, la rassegna ospiterà alcune delle realtà più importanti della scena nazionale come il bolognese Teatro dell’argine (il 23 e 24 gennaio con «C’era una volta»), la compagnia Fontemaggiore di Perugia (il 3 e 4 febbraio con «Cracrà Punk»), Fondazione Sipario Toscana(il 17 e 18 febbraio con «Briciole di felicità»), Giallomare Teatro di Empoli (il 10 e 11 marzo con «Trame su misura vol. 1»), il Teatro delle apparizioni di Roma (il 12 e 13 marzo con «Kafka e la bambola viaggiatrice») e La Piccionaia di Vicenza (il 24 e 25 marzo con «Sbum! Yes We Cake»), oltre alle compagnie pugliesi Teatri di Bari, Luna nel Letto, Terramare Teatro, Principio Attivo e, naturalmente, il Crest, che proporrà «Giovannin senza parole» (il 27 e 28 gennaio), «Ultimo round» (l’11 e 12 febbraio) e «Le tragicomiche», coproduzione con i Nuovi Scalzi (il 27 e 28 febbraio).
Tra l’altro, «Ultimo round» il 10 febbraio e «Le tragicomiche» il 25 e 26 febbraio rientreranno in «Scena futura», cartellone pensato per gli studenti degli Istituti Superiori con sei titoli per larga parte dedicati alla nuova drammaturgia. La rassegna si aprirà l’8 novembre con «Nilde Mia», spettacolo firmato per la compagnia «Io ci provo» dalla regista Paola Leone all’interno di un progetto di promozione su diritti della donna pensato come omaggio alla figura di Nilde Iotti, prima donna nella storia dell’Italia repubblicana a diventare presidente della Camera dei deputati.
Ci sarà anche un omaggio a Taranto, il 7 febbraio, con la riduzione per la scena di Usine Baug & Fratelli Maniglio del fortunato libro «Ilva Football Club» nel quale gli autori Fulvio Colucci e Lorenzo D’Alò racconta la nascita di una squadra di calcio all’ombra dell’acciaieria più grande d’Europa. In programma, ancora, il 7 marzo «Storia di un no» sul tema della violenza di genere e il 20 marzo «Medea» di Euripide con Valeria Cimaglia nel ruolo di una delle figure più tragiche dell’antica Grecia, simbolo estremo della femminilità negata.