Serie D/H: Pioggia di daspo sulla tifoseria del Nardò

Provvedimenti scattati dopo un raid nella sede degli ultras del Picerno

Serie D
05.12.2017 02:38

Pioggia di Daspo sulla tifoseria neretina. I provvedimenti sono stati disposti dal Questore di Potenza in relazione ai fatti che si consumarono a margine della gara di Coppa Italia Picerno-Nardò dello scorso 4 ottobre.
LA VICENDA – Dal Salento arrivarono in Lucania 22 tifosi che, giunti poi nella cittadina di Picerno, presero d’assalto la sede di un gruppo (“Teste Matte”) di tifosi locali: dopo aver fermato i veicoli in prossimità del locale, i neretini – secondo quanto ricostruito dagli agenti della Digos – assaltarono la sede danneggiandone la vetrata e prelevando le chiavi dalla serratura. In frantumi anche il lunotto posteriore di una vettura in sosta, di proprietà di uno dei tifosi locali; nell’occasione fu prelevato uno striscione del gruppo ultras, che a seguito dei fatti si sciolse. Dopo il raid, i supporters neretini raggiunsero lo stadio Curcio senza però farvi accesso. I tifosi rimasero fermi nell’area di parcheggio riservata agli ospiti armati di bastoni, mazze ed altri oggetti atti ad offendere, dirigendosi poi verso l’ingresso del parcheggio, cercando il contatto fisico con la tifoseria locale. All’arrivo degli agenti di Polizia i facinorosi si liberarono di spranghe e bastoni.
Immediato l’avvio dell’attività investigativa allo scopo di ricostruire dinamica e ragioni del raid. Nel corso di un primo sopralluogo, gli agenti rinvennero sul posto – tra i vetri infranti della sede – cocci di bottiglie di birra Heinekken e Dreher. Il rinvenimento di schegge di bottiglie di birra in via Gramsci e la presenza di alcune bottiglie vuote delle stesse marche all’interno di uno dei veicoli degli ultras ospiti, innescarono ulteriori controlli capillari proprio all’interno delle auto dei tifosi granata, dove furono rinvenute 25 bottiglie vuote di birra Dreher ed Heineken. Nella zona vicina a quella in cui sostarono i neretini, furono poi trovare numerose mazze di vario tipo e di vario materiale; in un terreno privato poco distante, invece, una busta di plastica gialla contenente numerosi fuochi pirotecnici ed artifizi vietati nelle occasioni di manifestazioni sportive. Sulla scorta di tali acquisizioni, fu quindi esteso il raggio di azione fino a rinvenire, vicino al punto in cui era stato abbandonato un vetro rotto, divelto da uno dei veicoli degli stessi tifosi neretini, un portachiavi di colore rosso al quale erano unite quattro chiavi, poi risultate proprio quelle della sede degli ultras picernesi; nascosto in un punto di scolo delle acque pluviali, fu infine trovato un pacchetto di sigarette contenente cocaina e derivati della canapa.

LA DECISIONE IMMEDIATA – Nonostante i gravi indizi raccolti a carico dei neretini, la Polizia provvide nell’immediato a far defluire gli stessi da Picerno per esigenze di ordine pubblico: in quel frangente, un sostenitore lucano scagliò un oggetto contundente che mandò in frantumi il finestrino di un minivan dei granata, provocando lievi lesioni ad un neretino. Un’offensiva poi celebrata dallo stesso tifoso lucano in presenza – per giunta – di un dirigente della Digos: lo stesso tifoso riuscì poi a darsi alla fuga, protetto dalla schiera dei propri sostenitori. Ripristinato dunque l’ordine pubblico, fu nell’immediato avviata l’attività investigativa per risalire all’identità dei tifosi coinvolti.

I PROVVEDIMENTI – “Incontrovertibili elementi probatori” quelli acquisiti, che hanno indotto il Questore di Potenza ad emettere i provvedimenti Daspo dai tre ai cinque anni nei confronti di diciannove dei ventidue tifosi neretini, già in fase di notifica, mentre per gli altri tre l’iter si sta concludendo per l’emissione, anche nei loro confronti, della stessa misura di prevenzione. Infine, è stato disposto il Daspo per anni cinque, già notificato lo scorso 1° dicembre, al tifoso del Picerno. (Mn24.it)

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