Elezioni a Taranto: L’appello di Confartigianato
Il 12 giugno appuntamento con le elezioni a Taranto. Il tessuto economico e sociale della città è stato messo ancor di più a dura prova prima dalla pandemia e poi dalla guerra in Ucraina, un tessuto che purtroppo già sofferente da oltre vent’anni di crisi latente, economica e sociale, un dramma ambientale ed identitario. In questo quadro, che pone in capo agli attori del territorio sfide importanti, l’appuntamento con le urne è particolarmente importante e, si spera, sentito dalla cittadinanza. Per questo Confartigianato rivolge alla politica il proprio appello: innanzitutto richiede alla maggioranza che uscirà dalle urne un progetto di governo locale che renda le amministrazioni vicine a cittadini ed imprese, capace di rispondere con tempestività ed efficacia ai loro bisogni, che metta al centro non le strutture o gli apparati, ma un intero sistema territoriale per razionalizzare interventi e servizi.
Ma per far questo è fondamentale che il confronto sia costante e non si esaurisca con la campagna elettorale - precisano dall’Associazione. Il Comune deve favorire la partecipazione delle associazioni di categoria alle scelte che hanno ricadute sull’economia locale promuovendo la Consulta delle Categorie, un tavolo di confronto e proposta su iniziative e progetti. Questo tavolo fisso di confronto viene chiesto invano da tanti, troppi anni. Informare le categorie a giochi fatti ha poco senso in un’ottica di collaborazione per l’auspicata ripresa.
Confartigianato richiede certezze sui tempi di realizzazione degli impegni presi in campagna elettorale e il coinvolgimento sulle materie che impattano sulla vita aziendale: interventi in ambito economico, servizi, tariffe, imposte, semplificazione burocratica. In particolare, sul tema tassazione Confartigianato è chiara e netta: si smetta di usare le imprese come bancomat, sulla TARI i conti non tornano da diversi anni e le imprese pretendano di vederci chiaro e soprattutto di pagare tariffe molto più contenute, con una seria detassazione delle aree dove si producono e vengono smaltiti in proprio i rifiuti speciali e la riduzione della tassa per gli spazi artigianali adibiti ad uffici.
L’amministrazione comunale, attraverso il controllo svolto dalla polizia municipale, deve dare una serie di segnali di attenzione alle imprese del territorio, uno di questi è il contrasto al fenomeno dell’abusivismo (che non è purtroppo solo quello degli ambulanti su via D’Aquino, un goccia nel mare di illegalità operante sul territorio), che comporta un danno economico per le imprese e per i consumatori, edilizia, impiantistica, auriparazione, parrucchieri ed estetiste sono comparti dove l’incontrollata concorrenza del lavoro nero è diventata spietata. Collegato a questo tema c’è anche quello della sicurezza di strade e aree urbane, condizioni fondamentali per lo svolgimento di attività economiche e sociali. Pertanto, monitorare lo stato dell’illuminazione, il decoro urbano - comprese le aree produttive - la manutenzione della rete viaria e così via, che non può limitarsi alle vie commerciali del centro, ma a tutta la città, in tutti i quartieri, dove insistono attività alle quali prestare la massima attenzione. Abbiamo apprezzato gli sforzi volti a valorizzare il centro storico ed alcune zone della città attraverso interventi di riqualificazione urbana e di promozione del territorio, ma vanno parimenti aumentati gli sforzi di rispendere al duplice obiettivo di coinvolgere le imprese locali sulla spinta degli incentivi (es. superbonus) legati a criteri di efficienza energetica e di sostenibilità ambientale, e di valorizzare l’identità storica, architettonica, paesaggistica e produttiva di un territorio come volano di un turismo slow, destagionalizzato, diffuso e di qualità.
I prossimi anni vedranno gli amministratori della città davanti ad importanti priorità da affrontare, come lo sviluppo del Turismo, le opportunità del PNRR sul territorio, lo sviluppo delle imprese artigiane e del commercio di vicinato e la mobilità urbana, quest’ultima con l’implementazione di nuovi parcheggi (costruendo i silos) e spiegando meglio alla cittadinanza l’innovativa soluzione delle BRT. Si punti sullo sviluppo della piccola impresa e su questa linea Confartigianato auspica vada il Piano Strategico del Commercio di prossima approvazione, diventando strumento idoneo, insieme ad un speriamo rinnovato impulso da dare alla funzionalità del Distretto Urbano del Commercio, al contrasto della desertificazione della gran parte delle strade cittadine.
Tra le linee di indirizzo per il prossimo futuro, sarà importante per il territorio verificare le condizioni per la produzione di energia da fonti rinnovabili e la distribuzione ad aziende e cittadini, anche attraverso lo strumento delle comunità energetiche, specie alla luce dei continui rincari delle bollette che gravano pesantemente su aziende e famiglie.
Solo grazie a questa collaborazione – concludono da Confartigianato - si può sperare di uscire dalle sabbie mobili in cui versa da troppo tempo questo territorio in perenne emergenza. (Comunicato stampa)