PNRR: Mastromarino, ‘Comuni del Sud a rischio?’
Esattamente un anno fa sulle pagine delle testate giornalistiche locali esprimevo alcune considerazioni, da amministratore del comparto degli enti locali, in merito alla necessità da parte dei Comuni e degli Enti Territoriali del Mezzogiorno di intercettare le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Questo risulta ancora più opportuno e necessario per il territorio della Provincia di Taranto, in considerazione dei problemi sanitari, ambientali ed economici che riguardano il nostro territorio.
Si registra negli ultimi mesi la candidatura di numerosi progetti da parte dei Comuni del nostro territorio nell’ambito dei bandi PNRR, soprattutto relativamente alla rigenerazione urbana, alla transizione digitale ed ecologica.
Molti progetti sono stati ammessi al finanziamento, pertanto non appena verranno espletati ed ultimati i necessari procedimenti amministrativi, potranno essere portati a compiuta realizzazione.
Sul punto si registrano tuttavia nubi all’orizzonte, le quali possono mettere in pericolo la compiuta attuazione degli obiettivi del Piano nelle regioni del meridione.
Recentemente la Fondazione Con il Sud ha affidato a Gianfranco Viesti, Professore di economia presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” uno studio per una analisi approfondita sulle difficoltà dei Comuni italiani nella realizzazione delle opere previste dal PNRR.
Lo studio prende in considerazione un campione di 103 Comuni italiani di densità demografica ed estensione medio-grande, con popolazione superiore ai 60.000 abitanti, distribuiti sull’intero territorio nazionale.
Si registra in tali Comuni una situazione di forte carenza d’organico nel personale, che in alcuni raggiunge ed addirittura supera il 50% del concreto fabbisogno desumibile dalla pianta organica dell’ente. Numerosi profili poi risultano essere prossimi al raggiungimento dell’età pensionabile.
Tali problematiche tuttavia interessano anche i Comuni di minore dimensione demografica, in quanto anche essi portatori di problematiche e di esigenze superabili attraverso la partecipazione in forma singola o in forma associata ai bandi PNRR.
A tale situazione critica deve anche evidenziarsi la circostanza che le Amministrazioni del Mezzogiorno, scontando un maggiore gap rispetto a quelle del Centro e Nord Italia, stanno svolgendo un grandissimo lavoro nel candidare progetti e proposte ai finanziamenti, allo scopo di ridurre il differenziale infrastrutturale, sociale, occupazionale ed economico che ancora divide la nostra Penisola.
La Banca d’Italia, con la recente Pubblicazione “Il divario Nord-Sud: sviluppo economico e intervento pubblico” ha fornito un quadro aggiornato dei divari territoriali in Italia con riferimento al sistema produttivo, al mercato del lavoro, al finanziamento delle imprese e ai fattori di contesto l’analisi riporta alcune considerazioni sulle possibili priorità di intervento per il Mezzogiorno, ponendo al centro di tale azione di ripresa le risorse derivanti dai fondi strutturali europei, dal Fondo per lo sviluppo e la coesione e dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, le quali rappresenteranno occasione cruciale per avviare una nuova stagione progettuale, ponendo al centro l’azione delle Pubbliche Amministrazioni.
La previsione della esigenza di figure professionali dotate di competenze tecniche e amministrativo-contabili a supporto degli enti locali nell’ambito dell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con oneri a carico delle disponibilità del Programma operativo complementare al Programma operativo nazionale Governance e capacità istituzionale 2014-2020, rappresenta sicuramente un utile aiuto a sostegno delle Amministrazioni, ma forse non sarà sufficiente.
Sarà utile sostenere gli Enti Locali del Mezzogiorno con ulteriori assunzioni di personale specializzato (anche in deroga ai limiti assunzionali previsti) ed istituire all’interno degli enti appositi uffici e gruppi di lavoro dedicati specificatamente all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, avendo bisogno di competenze e di professionalità da far operare in diretta sinergia con le Amministrazioni Regionali, Centrali ed Europee, al fine di provvedere in maniera ottimale al superamento di quel differenziale che colpisce le nostre comunità.
Il principio di solidarietà e di perequazione ci ha insegnato proprio questo: che tutti meritano un’opportunità per superare le criticità che interessano i singoli territori e che nessuno deve essere lasciato indietro. (Comunicato stampa Gianluca MASTROMARINO, Consigliere Comune di Statte e Consigliere Unione dei Comuni “Terra delle Gravine”)