Premio di preparazione: Galigani risponde a Manfuso
Il presidente Real Taras accusa il Taranto, il consulente rossoblu replica
La polemica corre sui social e investe, ancora una volta, il Taranto FC. La denuncia parte da Giuseppe Manfuso, presidente dell’Asd Real Taras, società sportiva affiliata alla Fiorentina. Attraverso il sito ufficiale del club, lo stesso Manfuso “tuona” contro i vertici del Taranto per “atteggiamenti impropri che con una sottile forma ricattatoria formulata attraverso genitori e ragazzi “selezionati” dallo staff del settore giovanile rossoblù, impongono alle Società di precedente tesseramento una istanza di rinuncia al Premio di Preparazione, spettante nel caso in cui uno di questi ragazzi un giorno possa debuttare nel calcio professionistico”.
Come funziona nel calcio? Il premio di preparazione consiste nel pagamento di una somma alle società che abbiano formato giovani calciatori, che matura al momento della stipulazione di un tesseramento pluriennale. ll Premio di preparazione è disciplinato dall’Art. 96 delle NOIF.
Sull’argomento, che negli ultimi giorni ha fatto discutere e per il quale siamo stati interpellati e “accusati di aver omesso la notizia”, abbiamo chiesto spiegazioni al Taranto FC. “Non è mia intenzione fare polemica - dice Vittorio Galigani, consulente personale del presidente Massimo Giove -. Il premio di preparazione è un diritto unicamente per le società che hanno almeno una squadra che milita in un campionato dilettantistico LND, a partire da quello Juniores per intenderci. Quindi, sono escluse le società di puro settore giovanile e/o scuola calcio”. Questa la risposta del Taranto a Giuseppe Manfuso, presidente della Real Taras, sulla questione premio di preparazione: noi ve l’abbiamo raccontata, voi siete liberi e in grado di farvi un’idea.