Castellaneta: Piarulli, `Sfida stimolante, Lippolis capace`

Calcio Varie
Alessio Petralla
16.11.2015 21:10

DS, Alfredo Piarulli - Sabinophoto

Il nuovo ds dell'ACD Castellaneta, si chiama Alfredo Piarulli, espertissimo della categoria ed ex direttore del Mola. A Blunote, il neo dirigente biancorosso, spiega cosa lo ha spinto a sposare questa causa: "Mi ha spinto la novità, non mi ero mai affacciato in realtà simili, ma soprattutto, la grande amicizia che mi lega a Walter Lippolis: abbiamo giocato insieme a Casamassima, e sono certo che dopo le due miracolose salvezze, otterrà, anche quest'anno, la permanenza. È un ragazzo umile che sa fare il suo lavoro. Ero disoccupato, calcisticamente parlando e non ho esitato ad accettare la sua proposta".

LA SITUAZIONE: "Ho visto all'opera il Castellaneta soltanto domenica conmil Barletta: i tarantini erano imbottiti di assenze e quindi questa gara lascia il tempo che trova. Sicuramente, qualche intervento, con il budget a disposizione, dovrà essere effettuato per ottenere una salvezza tranquilla".

LA TRATTATIVA: "Dopo le dimissioni di Carrera, Lippolis mi chiamò chiedendomi qualche calciatore e se fossi disponibile a collaborare: con entusiasmo ed incredulità ho accettato. Sono una persona umile e tranquilla e vado incontro ad una società seria. È stimolante, a volte, più fare campionati in cui ci si deve salvare che non d'alta classifica. Emozioni diverse".

IL CAMPIONATO: "Un campionato, composto da ottime formazioni. Giù la bagarre salvezza è composta da molte compagini. Accreditate per i primi posti ci sono Gravina, Mola, Casarano, Barletta e Altamura".

L'HELLAS TARANTO: "Giovedì affrontiamo questa ostica formazione: da parte loro mi aspettavo qualche punto in più. Sarà dura, visto che in rosa hanno calciatori validissimi".

IL CASTELLANETA: "Vorrei vedere meglio la squadra: ora è troppo presto dire dove intervenire. Magari, già, dopo giovedì potrò sbilanciarmi leggermente. Una cosa è certa: non è tutto da buttare".

L'ACCOGLIENZA: "A Castellaneta, fatta eccezione per Walter, non conoscevo nessuno. Devo dire, che sono stato accolto bene. Sono dispiaciuto nel non aver visto una tifoseria organizzata: sono disposto a parlare con gli eventuali capi ultras per farli tornare al "De Bellis". Bella la cornice di pubblico, composta da bambini e famiglie".

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