Campilongo: "Mi aspetto maggiore cattiveria"

TARANTO
Vito Galasso
29.11.2015 17:57

Tra sbuffi e sbadigli il Taranto rosicchia un punto rispetto alla vetta, ma palesa le stesse difficoltà delle settimane precedenti, se non addirittura una regressione. Salvatore Campilongo non trova ostacoli che non si possono superare, né cerca scuse. Ha il coraggio di ammettere gli errori del giorno e la complessità del momento che vive la sua formazione. “Adesso la squadra riesce a fare solo questo. Ho iniziato con il 3-4-3 per avere maggiore equilibrio, poi, a gara in corso, ho deciso di cambiare perché gli avversari si sono presentati diversamente da come avevo previsto. Sfortunatamente non abbiamo Under in mezzo al campo e l'inserimento di Bonanno non mi ha permesso di avere un Over in avanti. Bisogna avere qualità diverse per mandare sul rettangolo di gioco un modulo differente. Non nascondo che il gruppo stia avendo delle difficoltà, non sono qui per cercare scuse. Mi appello alla forza di questa rosa e alle mie capacità di poterla cambiare”.

Campilongo non è un sottile estimatore del piacere della recriminazione, ma trova il risultato leggermente ingiusto. “Potevamo meritare di più, ma accetto il pareggio perché dal punto di vista tecnico-tattico non abbiamo disputato una grande partita. Nel primo tempo abbiamo tenuto bene il campo, tuttavia non siamo stati in grado di gestire i cambi di gioco e la superiorità numerica sugli esterni. Dobbiamo migliorare l'aspetto tattico e atletico e la cattiveria sotto porta. Mi sono piaciuti, invece, l'equilibrio e lo spirito. L'uscita di Cascone? Arriva da un lungo periodo di inattività e nel momento in cui ho deciso di far uscire un difensore, ho preferito togliere lui”.

Intanto, tra pochi giorni si riapre il mercato, quello di riparazione, che permetterà di sistemare una rosa imperfetta. “Sono stato chiaro con la società – afferma il tecnico -. Mi aspetto giocatori che ci permettano di fare il salto di qualità. Preferirei centrocampisti capaci di entrare dentro e attaccanti cattivi e che sappiano fare male in area di rigore. Se la società dovesse accontentare le mie richieste, sono convinto che riusciremo a fare bene”.

La classifica e gli avversari non contano molto. “Se avessimo fatto risultato contro il Potenza, probabilmente avrei accettato di più il pareggio con il Serpentara. In sostanza, non guardo mai le avversarie, ma il mio Taranto, che è chiamato a crescere e vincere”.

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