Taranto: Aggressione calciatori del 22 marzo, 12 identificati

TARANTO
Antonio Bargelloni
03.05.2017 10:21

 

Una risposta attesa a lungo. Anzi, una prima risposta. Le indagini all'aggressione di  una trentina di individui perpetrata mercoledì 22 marzo ai danni di tre calciatori del Taranto, il portiere Maurantonio ed i difensori Altobello e Stendardo, hanno portato nella giornata di oggi ad una prima svolta.

Sono dodici i primi identificati, cui è stato notificato avviso di garanzia eche dovrebbero essere raggiunti anche dalprovvedimento di Daspo. Si tratta di personaggi già noti nel mondo della tifoseria locale, alcuni già colpiti da Daspo, individuati grazie alle testimonianze degli aggrediti, inizialmente poco propensi a collaborare, e degli altri  tesserati del Taranto presenti in quell'infausta giornata che da molti è indicata come la svolta della disgraziata stagione rossoblù, culminata con una per certi versi inattesa retrocessione in Serie .

Le indagini proseguono e sono rivolte all'individuazione di tutti gli autori del blitz, almeno il doppio degli identificati. Ne ha parlato questa mattina, in un'apposita conferenza stampa, il questore di Taranto Stanislao Schimera, accompagnato nell'occasione dal dirigente della Digos Pierfranco Amati e dal vice dirigente della Sezione Anticrimine della Questura, Carlo Cattaneo

 

RICOSTRUZIONE. Schimera: "È passato più di un mese dall'aggressione del 22 marzo, un ritardo dovuto non per colpa nostra, ma c'era da seguire un iter preciso. Ora abbiamo individuato i primi soggetti. Sono 12 e saranno tutti oggetto di Daspo, nel giro i una decina di giorni. L'attività di indagine è partita dalla visione dei  filmati delle telecamere i videosorveglianza, e proseguita con un lavoro certosino della Digos. Ciò che è emerso è l'estrema rapidità del blitz, durante circa 4-5 minuti. Un'azione che è stata portata non da tifosi, non posso definirli tali, ma da delinquenti. I tifosi sono altra corsa e sono anche loro le vittime di questa azione criminale".

 Amati (Digos): "I reati contestati ai dodici individuati, circa la metà dei soggetti partecipanti, sono: invasione di impianto sportivo, fabbricazione e uso di materiale esplodente, lesioni personali. Gli individuati sono tutti maggiorenni, alcuni di loro con precedenti per reati relativi a danneggiamenti in manifestazioni sportive".

Schimera: "L'individuazione dei 12, tutti tarantini, alcuni facenti parte di gruppi di tifosi organizzati, è stata ottenuta grazie alle testimonianze dei circa 30 soggetti presenti negli spogliatoi. Non è stato facile convincere le vittime dell'aggressione a parlare e fare un identikit, avevano timore di ritorsioni. Alla fine il quadro è stato chiaro".

Cattaneo : "Nei prossimi giorni valuteremo quali provvedimenti amministrativi adottare, sicuramente saranno emessi a carico di questi soggetti provvedimenti di divieto ad assistere a manifestazioni sportive (Daspo, ndr)".

MOVENTE. "Il cancello del campo B dello "Iacovone" non era aperto - chiarisce Schimera - dalle immagini risulta che sarebbe stato aperto alzando un chiavistello da sotto. Il movente? Molto  semplice: un'azione di protesta nei confronti di alcuni calciatori ritenuti i primi responsabili della sconfitta di tre giorni prima (a Messina, ndr), una protesta degenerata in aggressione fisica. Nelle azioni di gruppo, basta che un capo aizzi gli animi perché una spedizione dirotesta si trasformi in qualcosa di più grave. Un'azione pianificata? È stato un blitz pianificato male, non ci sono gli elementi per pensare a un'aggressione costruita a tavolino. Non escludiamo, però, l'ipotesi di un mandante esterno. Per ora non escludiamo nulla".

RITARDO.  "Mi amareggia, come ho già avuto modo di dire - ha aggiunto Schimera - che nessuno dei trenta tesserati della società abbia pensato a chiamare il 113: li avremmo presi tutti. Siamo a 5 minuti dallo stadio, sarebbe bastato bloccare l'ingresso... Abbiamo saputo del blitz grazie alla telefonata di una signora che abita nei pressi dello stadio, il cui figlio si era spaventato per il rumore dei due ordigni fatti esplodere dagli autori".

COLLABORAZIONE. : "La società del Taranto è stata collaborativa, anch'essa è vittima di questi delinquenti. La dirigenza ci ha aiutato a sviluppare le indagini. Oggi abbiamo voluto dare un segnale della nostra attività iinvestigativa, che prosegue con l'individuazione degli altri responsabili. Avremmo voluto individuarli entro il termine del campionato: bisognerà aspettare ancora, ma li prenderemo tutti".

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