TARANTO: Campilongo amaro, "Tutta colpa mia..."

TARANTO
Redazione
20.12.2015 17:29

In certi momenti gli errori trasformano il volto di una partita tenuta in mano per un tempo intero.  Gli equilibri naturali iniziali, lentamente e inesorabilmente compromessi, d'improvviso si rompono, innescando innumerevoli reazioni a catena, incontrollabili, che portano alla sconfitta. Salvatore Campilongo non può che essere spettatore inerte ed esterrefatto di ciò che accade. "Abbiamo commesso degli errori gravi. Nella ripresa abbiamo avuto una metamorfosi che ci ha portato a condurre una prestazione scialba. Siamo calati parecchio di condizione e sono rammaricato per aver perso subendo un tiro e mezzo in porta. Abbiamo sbagliato addirittura molti appoggi. Bisogna dare merito all'avversario perché è venuto qui giocando onestamente la sua gara, annullando il nostro regista".

Il maestro dell'orchestra rossoblù si assume tutte le colpe del risultato. "Difendo la squadra fino in fondo perché la guido io. Ho delle responsabilità sulle scelte e sul risultato. Ad esempio, se il portiere sbaglia non è sua la colpa, ma mia perché lo mando in campo. Col senno di poi, avrei potuto schierare un'altra formazione. Commettiamo sbagli di gioventù e questo è il bello e il cattivo tempo di questo torneo in quanto i giovani vanno schierati obbligatoriamente. Yeboah è un buon calciatore, ma deve capire che deve giocare con e per la squadra. Non dimentichiamo che abbiamo dieci nuovi uomini in rosa, molti non ancora al top della forma fisica, e su alcuni aspetti abbiamo avuto poco tempo per lavorare. I ragazzi devono crescere, ma non devo rimproverarli. In futuro si può fare di più, mancano ancora 17 partite al termine del campionato e tutto può cambiare".
La difesa sul banco degli imputati. "Credo ci siano errori di valutazione su alcuni episodi - sostiene Campilongo -. Lavorare su certi aspetti fa parte del calcio. Mbida? Ha avuto dei crampi, era stremato. Anche lo stesso Ciarcià è uscito perché aveva poca benzina".
È il momento di cacciare fuori il fiato e pomparlo con coraggio perché comincia a mancare. "Non si possono perdere certe partite, ma sono fiducioso. Dobbiamo alzare la testa, andare avanti e trovare la forza di reagire. Dobbiamo restare sereni".

 

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