Teatro: I magazzini teatrali tornano al Mudi con ‘Voci nella notte’
“I traviati... alquanto traviati”...
di Maria Pastorelli
“ I Traviati...alquanto traviati”
foto di MARTINO MARZELLA
Uno spettacolo strutturato in modo particolare, quasi a voler sperimentare, a metà strada tra il musical e il teatro tradizionale. La prima scena consta di una parte musicale con canzoni straniere e italiane cantate dal vivo. Segue una seconda parte composta da monologhi recitati da tutti gli attori presenti e in questo momento dello spettacolo gli spettatori vengono chiamati a scegliere incuriositi dai colori che gli attori portano al polso. Una volta raggruppati gli spettatori, dopo che sono stati distribuiti tutti i cartoncini colorati, vengono accompagnati da una guida in costume nell’ambiente dove si terranno i i monologhi di li a poco, 3 per seduta. Altra particolarità dello spettacolo è nella sua caratteristica itinerante, che tiene sempre sveglio e attento il corpo e lo sguardo del pubblico permettendogli di ammirare molti ambienti del Museo Diocesano. Una volta terminata la seconda parte gli attori tornano sul palcoscenico a cantare intervallando il tutto con alcuni dialoghi recitati. La struttura inusuale dello spettacolo ha interessato e positivamente impressionato il pubblico, pronto a partecipare allo spettacolo. I monologhi spaziano dal brillante al drammatico, gli autori da Stefano Benni a Tennessee Williams a Muriel Barbery autrice dell’eleganza del Riccio. Uno spettacolo così variegato per struttura, luogo ed esecuzione tecnica oltre che divertire rompe gli schemi su quello che deve essere necessariamente per canoni uno spettacolo teatrale o un attività culturale in genere.