ATLETICA: Barbara Cimmarusti, bella chiusura d'anno a Reggio Emilia

La fondista tarantina, 18^ ai Mondiali dei 100 km a settembre scorso, ha chiuso la maratona settima in 2h59'

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Antonio Bargelloni
18.12.2015 16:31

Si è fatta un bel regalo di compleanno Barbara Cimmarusti, la fondista tarantina da alcuni anni nel giro azzzurro delle ultramaratone.

Proprio oggi Barbara compie la bellezza di 44 anni e domenica scorsa ha... festeggiato in anticipo, piazzandosi settima assoluta alla Maratona di Reggio Emilia, gara internazionale sulla classica distanza dei 42,195 metri, con il tempo di 2h57'03', ragguardevole considerato che è una specialista delle distanze ultramaratonbe.

La tarantina residente da alcuni anni a Pesaro è tornata alle gare a circa due mesi dalla partecipazione ai Mondiali ed Europei dei 100 km, disputati il 12 settembre a Winshoten, in Olanda, dove era stata la migliore delle azzurre piazzandosi 18^ nella classifica iridata e 14^ in quella continentale con il primato personale di 8h05'48”; in classifica assoluta (compresi gli uomini) era stata 95^ su 373 concorrenti.

Per la cronaca, la gara è stata vinta da Catherine Bertone al tempo di 2h34'54'', davanti a due croate, Marija Vrajic (2h43'59'') e Nikolina Sustic (2h48'33'').

«È stato un bel rientro alle gare – ha commentato l'atleta che quest'anno è tornata ad allenarsi con il tarantino Mimmo Santarcanglo, suo primo coach ai tempi del Cras Atletica – perché venivo da una serie di allenamenti rivolti alla qualità più che al fondo. Contavo di chiudere sotto le tre ore e ci sono riuscita, andando meglio del previsto».

Per lei sono lontani i tempi in cui andava a 2h45' (segnato alla Maratona di Venezia nel 1999 con la maglia del Cras), ma è cambiata anche la sua impostazione: «Sono da tempo una “centista” e inizio ad avere.. una certa età. Quando ripresi a correre, diversi anni fa, riuscii a correre in 2h54', in media corro le maratone in 2h59'-3 ore, per cui questo 2h57' è un gran tempo».

Il 2015 si chiude alla grande, il 18° posto mondiale è un gran risultato, considerate le premesse: «Ho iniziato la stagione – ricorda l'atleta tesserata per l'Atletica Futura Figline Valdarno - saltando la preparazione invernale per operarmi ai calcagni in marzo per togliere una calcificazione dei tendini. Ho ripreso ad allenarmi ad aprile, giusto in tempo per preparare solo la 100 km in Olanda e alla fine sono andata meglio del previsto. Va bene così, per me gareggiare in maglia azzurra è il massimo».

E con la palma di migliore italiana della specialità dei 100 km, Barbara può pensare ad un 2016 ancora da protagonista: «Spero di non avere altri intoppi fisici. L'obiettivo sono sempre i Mondiali, di cui non si conosce ancora sede e data. In base alla data, prepareremo con Santarcangelo la tabella di marcia. Sicuramente farà qualche maratona ed altre mezze maratone. Se posso migliorare il piazzamento del 2015? Ci proverò. Il mio sogno sarebbe correre sotto le otto ore. Dipende dalle condizioni della gara».

E con la determinazione che l'ha sempre contraddistinta, Barbara sarà ancora lì, come una giovane alle prime armi. Perché l'età non conta, quando di ha passione per la corsa.

Nella foto, la 44enne Barbara Cimmarusti al traguardo di Reggio Emilia

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