Taranto: ‘Basta attese al Pronto Soccorso e prenotazioni a lungo termine’
Nota del Gruppo Misto di Minoranza, a firma dei consiglieri Cosa, Musillo e Festinante
Il silenzio del Sindaco di Taranto sulla situazione del nostro ospedale è grave ed inquietante. Sono anni che sindacati, associazioni, operatori del settore e soprattutto cittadini lamentano il disagio crescente e la drammaticità della situazione di mala sanità del capoluogo ionico. La Regione Puglia però resta impassibile dinnanzi a questo evidente fallimento ed allo stesso tempo il Sindaco Melucci non muove un dito contro questa situazione.
Questo atteggiamento rappresenta la palese dimostrazione che egli (Melucci) non è uomo libero e non ha come priorità la difesa delle prerogative della città in ambito sanitario.
Non è libero perché non può alzare la voce verso il Presidente Emiliano e verso il Partito Democratico corresponsabile di questo scempio.
Il sindacato UIL FPL, dichiarava qualche tempo fa che il “Piano del fabbisogno triennale della ASL Taranto 2020/2022, è frutto di una programmazione sbagliata da parte del precedente Management, che non consente quindi l’assunzione di Infermieri, OSS e di altriProfessionisti sanitari fondamentali per il funzionamento anche delle articolazioni territoriali e di Staff della ASL Taranto”.
La situazione dei Medici nel Pronto Soccorso di Taranto è del tutto drammatica. Pur avendo chiuso alcuni anni fa altri Pronto Soccorso nella Provincia di Taranto, non si riesce a farne funzionare bene neanche uno.
In servizio quotidianamente meno di un terzo dei medici previsti per turno. Un caso eclatante e paradossale è stato quello di un novantenne che ha atteso ben 27 ore al Pronto Soccorso del Santissima Annunziata di Taranto prima di essere ricoverato (l’episodio è avvenuto loscorso marzo): 27 ore a digiuno, peraltro, come denunciato dalla figlia.
Costringere a lavorare in queste condizioni medici e personale sanitario di eccellenza è segno di grave irresponsabilità.
Il Gruppo Misto di Opposizione propone, almeno temporaneamente, di ridurre il personale impegnato presso le Guardie Mediche, destinando alcuni medici presso il Pronto Soccorso per la trattazione dei codici sanitari con minore complessità. Contestualmente si potrebbe prevedere l’assunzione come avviene in altre Regioni italiane di nuovi medici attraverso le agenzie private. Al momento invece nessuna soluzione sembra essere presa in considerazione dalla Asl e dalla Regione Puglia.
Increscioso è il fenomeno delle liste di attesa lunghissime. I tempi di attesa per alcuni accertamenti diagnostici, per ipotesi di malattie importanti, Tac, mammografie o per un intervento chirurgico sono anche superiori ad un anno. Basta chiedere direttamente ai pazienti per capire cosa viene detto loro in fase di prenotazione dal personale del CUP (certamente non per colpa loro) e cioè: “non posso fare la prenotazione”. Così accade che un diritto tutelato dalla Costituzione come quello della salute, viene calpestato e cancellato da una semplice parola: “non posso prenotare”. Ma magicamente accade che la stessa visita per la quale ci sono tempi di attesa dagli otto mesi ad un anno, se viene richiesta a pagamento attraverso l’attività libera professionale Intramenia ALPI, può essere fatta anche il girono dopo. E chi naturalmente non ha la possibilità economica è costretto ad aspettare. Ecco la sanità pubblica pugliese.
Il Gruppo misto di opposizione propone in questo caso di interrompere le visite Intramenia sino all’azzeramento delle liste di attesa, evitando il paradosso che ciò che non è possibile gratuitamente, lo diventi pagando. Blocchiamo quindi le attività a pagamento negli ospedali pubblici e azzeriamo le liste di attesa.
Nel tentativo di ottenere un pareggio di bilancio, la Regione Puglia ha tagliato le risorse destinate ai servizi ed acquisto di materiale, con il risultato che ad oggi negli ospedali e ambulatori della Asl di Taranto, mancano carta igienica, rotoli di carta per i lettini, carta per uso ufficio e per la refertazione dei Pronto Soccorso, dei toner per fotocopiatori e cartucce per stampanti.
Bisogna subito intervenire affinché la Regione Puglia deliberi un riequilibrio della spesa e consenta alla Asl di Taranto di fare concorsi ed assunzioni. (Gruppo Misto di Minoranza, COSA-MUSILLO-FESTINANTE)