Taranto: Sulle spiagge arrivano i ‘Pesci mangiaplastica’ per la differenziata
Una iniziativa finalizzata alla raccolta selettiva di plastiche e metalli leggeri sul litorale marino del Comune di Taranto. Due supporti di grande importanza messi a disposizione dei bagnanti di viale del Tramonto durante le ore trascorse in spiaggia e non solo. L’obiettivo è incentivare le buone pratiche ambientali con l’installazione dei «Pesci Mangiaplastica»: due contenitori dallo stile accattivante in cui è possibile conferire bottiglie di plastica e lattine usate. Nell’ambito di un’intesa promossa da Kyma Ambiente con Comune di Taranto e Teleperformance Italia, i contenitori sono stati interamente donati dalla multinazionale che opera nel Contact Center. Un progetto che mette al primo posto la diffusione di esempi virtuosi in tema di raccolta differenziata.
I «Pesci Mangiaplastica» sono realizzati in carpenteria metallica e consentono di raccogliere circa 500 bottiglie di plastica e 250 lattine usate per ciascun contenitore. Entrambi sono già fruibili e a disposizione 24 ore su 24. Utilizzarli è molto semplice: basta conferire il rifiuto nella bocca del pesce e lasciarlo cadere nella sua pancia. Gli operatori di Kyma Ambiente provvederanno allo svuotamento e al trasporto di bottiglie e lattine nell’impianto di selezione da raccolta differenziata «Pasquinelli». Questo materiale verrà inserito nel circuito di recupero, per creare balle di plastica e metallo che vengono acquistate dai consorzi Corepla e Cial. Ogni balla rappresenta un corrispettivo economico a favore del Comune di Taranto e quindi a beneficio dei cittadini.
Nei pressi dei contenitori sono posizionati cartelli informativi con le indicazioni utili per il corretto conferimento dei rifiuti. Due simboli di grande valenza per l’ambiente, un piccolo presidio di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata, in un tratto del litorale tarantino densamente popolato.
I contenitori sono stati posizionati in due punti lungo la spiaggia di viale del Tramonto e presentati alla stampa dal presidente di Kyma Ambiente Giampiero Mancarelli, dal dirigente tecnico ing.Cosimo Natuzzi, dall’assessore all’ambiente del Comune di Taranto Laura Di Santo, e dall’Internal Communication manager di Teleperformance Italia Alessandro Ladiana. Per fornire le prime indicazioni ai bagnanti, alla giornata inaugurale presenti anche le «Sentinelle dell’ambiente» di Kyma Ambiente.
«La sensibilizzazione dell’utenza rappresenta un caposaldo per migliorare i servizi di raccolta differenziata a Taranto» commenta il presidente di Kyma Ambiente Giampiero Mancarelli «Ringraziamo l’azienda Teleperformance Italia che ha voluto donare alla città questi speciali contenitori, dimostrando grande attenzione al territorio. Siamo convinti che tutti i bagnanti di viale del Tramonto parteciperanno con entusiasmo a questa iniziativa».
Il commento di Alessandro Ladiana, Internal Communication manager di Teleperformance Italia: «Avvertiamo ogni giorno la responsabilità di essere azienda impegnata sul territorio a livello sociale e su temi di sensibilizzazione ambientale virtuosi, come la raccolta differenziata e la pulizia delle spiagge. Per questo abbiamo da subito sposato il progetto illustratoci dal presidente Mancarelli. Questa spiaggia fa parte della storia delle nostre famiglie, fa parte di Taranto. Ci auguriamo possa contribuire alla tutela di questo litorale».
Il dirigente tecnico di Kyma Ambiente Cosimo Natuzzi: «Abbiamo coordinato la realizzazione di questi contenitori con grande entusiasmo. Un plauso a Teleperformance per la donazione e siamo certi che ci saranno altre iniziative del genere. Kyma Ambiente è sempre disponibile a collaborare con realtà private e pubbliche che hanno come obiettivo la tutela del nostro ecosistema».
L’intervento dell’assessore comunale all’ambiente Laura Di Santo «Questa intesa si inserisce perfettamente nelle direttive dell’amministrazione Melucci di diffondere le buone pratiche in tema di raccolta differenziata. Taranto così fornisce un contributo per evitare l’abbandono incontrollato delle plastiche, molte volte in mare, con grave impatto per l’ambiente».