TARANTO: Fondo perduto? La città deve aiutare il club...

TARANTO
Dante Sebastio
10.05.2016 19:19

Indipendentemente da come andranno a finire I playoff, il Taranto ha ottime possibilità di essere ripescato. Perché? Grazie al tanto vituperato “fondo perduto”. L’ultimo Consiglio Federale ha stabilito che per poter riportare la Serie C al format di 60 squadre dalle attuali 54 è necessario ripescare 6 società: tre dalla Lega Pro e tre dalla Serie D con il principio dell’alternanza. Ulteriori ripescaggi potrebbero rendersi necessari in caso di mancate iscrizioni per inadempienze economiche e, stando ai rumors, almeno una decina di club si troverebbero in difficoltà. Questo vuol dire che il Taranto potrebbe ritrovarsi in Lega Pro al 99,99% se alla domanda si allegherà anche l’assegno di  500 mila euro per il fondo perduto. Manca ancora l’ufficialità, ma chi vive dentro il palazzo sa benissimo che l’orientamento è questo: Carlo Tavecchio, presidente della Figc, è irremovibile e nonostante le forti pressioni di Gabriele Gravina, numero uno della Lega Pro, alla fine prevarrà la linea della Federazione. Quella di Taranto è una piazza che farebbe molto comodo alla terza serie: per la tradizione, il bacino d’utenza, lo stadio e così via. Pertanto, anche se i playoff dovessero andar male, versando il fondo perduto si ritroverebbe in Lega Pro.

COLLABORAZIONE La Lega Pro, o Serie C, rappresenterebbe una risorsa per tutti: città, giornalisti, istituzioni e, soprattutto, per i tifosi. Ed è proprio da chi si sente tifoso che, a nostro avviso, deve partire uno spirito di collaborazione che punti ad aiutare la dirigenza. Come? Organizzando una vera e propria “colletta” con l’intento di sostenere gli sforzi della società, già chiamata a costruire una squadra all’altezza del blasone e che punti almeno ai playoff. Perché, diciamocelo fuori dai denti, Taranto non si accontenta di vivacchiare. Deve sentirsi protagonista per accendere l’entusiasmo e la passione. Se, quindi, il club dovrà farsi carico delle spese sportive, definiamole così, i tifosi devono contribuire a coprire, se non tutti almeno in parte, i 500 mila euro del fondo perduto. E’ proprio da Blunote che vogliamo far partire questa sorta di “chiamata alle armi”, perché è troppo facile starsene in poltrona o dietro una tastiera pretendendo che la dirigenza, che non è formata da Paperoni industriali, sganci una cifra così importante. Il fondo perduto è chiaramente un’estorsione (ci perdonerà il presidente Tavecchio), ma la Lega Pro è un obiettivo comune.

AIUTO Mettendo da parte istituzione e politica, del tutto inesistenti in una città del calibro di Taranto (grossa pecca, ahinoi!), l’aiuto può arrivare solo da chi nutre passione per la maglia rossoblu. Come? Una volta terminati i playoff, la società dovrà creare una sorta di tariffario che possa permettere al tifoso di contribuire economicamente sottoscrivendo un abbonamento a scatola chiusa e a seconda delle proprie possibilità: da un minimo di 100 euro a una massimo di 500 euro. L’invito è rivolto anche alla Fondazione Taras, sempre vicina alle sorti del club, perché si faccia promotrice di iniziative sociali atte al recupero di fondi da destinare al fondo perduto. Taranto non può permettersi di perdere la Lega Pro ancora una volta…

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