Brindisi: Il Comune 'batte cassa', ora rischia lo sfratto dal 'Fanuzzi'
Se il club biancazzurro non regolerizzerà la propria posizione entro 15 giorni, saranno annullate tutte le autorizzazioni già concesse
Braccio di ferro tra amministrazione comunale di Brindisi e Brindisi Calcio. Non proprio un fulmine a ciel sereno visto che la trattativa sui ticket arretrati per l'utilizzo del 'Fanuzzi' pare andasse avanti da molto tempo. Solo che questa volta si è ad un punto di non ritorno e il Brindisi rischia seriamente di dover disputare in campo neutro le prossime gare interne. La società biancazzurra era tranquilla sulla base di alcuni incontri avuti le scorse settimane con rappresentanti dell’amministrazione, tant’è che aveva ricevuto regolare autorizzazione per l’utilizzo di stadio e precampo (anche perché altrimenti non avrebbe potuto ottenere l’iscrizione al campionato) ma lo scorso 20 agosto qualcosa è cambiata all'improvviso ed è arrivata la doccia fredda. Una lettera a firma del dirigente comunale, architetto Fabio Lacinio, attraverso la quale si chiede al Brindisi di pagare tutto l’arretrato (che pare si riferisca soprattutto ai primi anni di vita di questo nuovo sodalizio) in un’unica soluzione: ben 41.106,50 euro entro il 5 settembre. Nella lettera si legge: ‘Si avverte che decorso inutilmente tale termine, non sarà possibile rilasciare ulteriori autorizzazioni all’uso degli impianti sportivi e saranno revocate tutte le autorizzazioni già concesse, come previsto dal vigente regolamento comunale per l’utilizzo degli impianti sportivi’. In altre parole per l’amministrazione se il Brindisi non regolerizzerà la propria posizione entro 15 giorni, saranno annullate tutte le autorizzazioni già concesse.