Fabrizio Piepoli presenta il suo ultimo album al Teatro Fusco
Appuntamento al 19 gennaio: ospite Nabil Bey, voce e autore dei Radiodervish
Riprendono gli appuntamenti della 79ª Stagione Concertistica degli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” organizzata sotto l’egida del MiC – Ministero della Cultura, della Regione Puglia e del Comune di Taranto. Il 19 gennaio al Teatro Fusco arriva un’eccellenza del nostro territorio, Fabrizio Piepoli, che ospiterà il suo caro amico, collega, “fratello” Nabil Bey, che abbiamo avuto modo di conoscere con l’originario gruppo degli Al Darawish, divenuto in seguito Radiodervish.
Cantante, polistrumentista, autore, studioso delle tradizioni musicali del Mediterraneo, Fabrizio Piepoli ha studiato presso il Conservatorio ‘Nino Rota’ di Monopoli. Dal 2021 è docente presso il Conservatorio ‘Tito Schipa’ di Lecce. Da più di vent’anni è presente sulla scena musicale italiana.
Formatosi intorno alla metà degli anni ’80 all’interno della scena rock new-wave, Piepoli ha parallelamente coltivato un interesse profondo per la musica antica e le tradizioni musicali di area mediterranea.
Suona stabilmente con “La Cantiga de la Serena” gruppo di musica antica del bacino Mediterraneo. Annovera collaborazioni con numerosi artisti ed autori italiani ed internazionali di ambito pop, jazz, world, tra cui Raiz, Almamegretta, Planet Funk, Teresa De Sio, Eugenio Bennato, Pino De Vittorio, Mauro Pagani, Roberto Ottaviano…
Dal 1998 al 2016 è stato la voce della formazione di world music Radicanto con cui ha inciso numerosi dischi, partecipato a molte tournee nazionali e internazionali, e composto colonne sonore per il cinema e per la Rai. Numerose le esibizioni in importanti rassegne e prestigiosi teatri in Italia e all’estero.
Il 19 gennaio, ore 21.00, al Teatro Fusco, Fabrizio Piepoli presenterà il suo nuovo progetto musicale dal titolo “Maresia” (termine che in lingua portoghese indica la spuma del mare che si vaporizza nell’aria), un racconto sonoro in cui memorie del passato si mischiano al presente, per esprimere il potere dell’incanto di una storia fluida che sembra volersi svelare attraverso un viaggio emozionante in cui convergono armoniosamente fado, cultura arbëreshë e tarantella: un itinerario mediterraneo in cui emerge la poliedricità di Fabrizio nei molteplici ruoli di polistrumentista, compositore, autore, studioso delle tradizioni musicali del Mediterraneo, nonché di ammaliante interprete.
Chitarra battente, oud arabo, saz turco accompagnano la voce di Fabrizio nel racconto appassionato delle sue radici, in cui Oriente e Occidente si fondono e danno vita a un nuovo sound generato dall’incontro fra tarantella pugliese e il tarab della melodia araba, la gioia della danza e l’estasi dell’ascolto. Strumenti che fanno da controcanto alla sua voce di tenore leggero capace anche di toccare i suoni gravi del registro baritonale e di estendersi a quelli acuti di mezzo soprano. Una vocalità sofisticata che gioca continuamente con la propria identità, col maschile e il femminile, l’Oriente e l’Occidente: nella sua voce la ricercatezza sonora del pop d’avanguardia, i melismi delle tradizioni mediterranee e le eteree incursioni nel registro di contro-tenore si fondono con naturalezza generando un’espressività intensa ed estatica.
“Maresia”, è il simbolo dei destini incrociati di genti, storie, lingue e canti che hanno mosso e fecondato la storia, rendendola ibrida e caleidoscopica. Un passato che transita nel presente e ispira il futuro. (Comunicato stampa)