La vera storia del ‘Giaguaro’: da massaggiatore alla Serie A

Ecco come è sbocciata la brillante carriera di Ganpaolo Spagnulo, ex portiere del Taranto

TARANTO
18.12.2021 00:51

E' un'icona del calcio tarantino. In maglia rossoblu ha vinto due campionati, anzi tre! Nel 1990, nel 2001 e la promozione con ripescaggio del 2000. Una carriera vissuta tra la massima serie e la cadetteria. Tarantino di Grottaglie, il "Giaguaro" ha esordito in Serie B nel lontano campionato 1987/88, esattamente l'1 novembre 1987: un debutto particolare, inaspettato, e proprio per questo meritevole di un racconto infarcito di fatti inediti e divertenti, circostanze che lo stesso Gianpaolo Spagnulo ha svelato durante la trasmissione "Rossoblu85" in onda su Antenna Sud. Partita di quelle importanti, il Taranto era di scena allo stadio "Dall'Ara" di Bologna e il giovane Spagnulo, 23 anni da poco compiuti, sedeva in panchina come portiere di riserva, al quale il compianto medico sociale William Uzzi chiedeva, in ogni suo intervento, di seguirlo con la valigetta sanitaria durante le sgroppate in campo per soccorrere i calciatori infortunati. In quel Bologna-Taranto, tra i pali rossoblu cominciò Daniele Goletti, ma sul finire del primo tempo accadde quello che non t'aspetti: l'esperto estremo difensore jonico subì un serio infortunio mentre si inarcava per deviare un pallone destinato all'incrocio, cadendo rovinosamente tra palo e avversario. Immediato il soccorso dei sanitari e, con loro, anche il "Giaguaro" con la sua valigetta. Goletti si rialzò portando a termine il primo tempo, ma le condizioni non gli consentirono dì proseguire il match. Così, nell'intervallo, Antonio Pasinato optò per la sostituzione: "Nel secondo tempo giocherà Gianpaolo Spagnulo", fino ad allora aiuto massaggiatore! Fu al "Dall'Ara" che il "Giaguaro" (in realtà già gran portiere) dette inizio al suo show personale sfoggiando una serie di interventi “salva risultato”. Nel frattempo, il Taranto passò in vantaggio con il suo difensore centrale Marco Serra, ma il Bologna grandi firme reagì in maniera rabbiosa attaccando a testa bassa: sulla sua strada, però, trovò una vera saracinesca che si piegò solo su un calcio di rigore trasformato da Poli. La storia e la carriera di un calciatore sono spesso accompagnate da episodi che ne deviano nettamente il percorso, come accadde a Gianpaolo Spagnulo: sul punteggio di 1-1, si trovò, per la seconda volta in quella gara, a fronteggiare Poli dal dischetto. Siccome la storia è fatta per essere scritta, con uno scatto felino, come quello di un giaguaro, deviò il pallone con il guantone. "Spagnulo non accetta il bis" commentò il telecronista Rai. Da quell’esordio da sogno, Spagnulo difese la porta del Taranto fino al termine della stagione accendendo la miccia di una luminosa carriera che da Taranto lo portò alla Serie A con le maglie di Genoa e Perugia. Gianpaolo Spagnulo è entrato di diritto nella storia calcistica ionica: a tutt’oggi, detiene il record di imbattibilità tra i portieri del Taranto: 956 minuti nella stagione 1989/90 in Serie C1. 211 partite con la maglia ionica in tutte le categorie: B, C1, C2 e D. (di Gianni Sebastio per la rivista Lo Jonio).

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