Cazzarò: ‘Senza di me, il Taranto non sarebbe sceso in campo’
‘Con un altro allenatore ci si sarebbe comportati in maniera diversa, io ho sempre l'etichetta del traghettatore’
(Di Lorenzo Ruggieri) Dopo tre sconfitte consecutive, il Taranto ha tanta voglia di ricominciare a correre per non perdere il treno salvezza. Lo ha assicurato il tecnico Michele Cazzarò alla vigilia della sfida contro il Catania: “Abbiamo lavorato bene in settimana. Conosciamo la squadra che incontreremo, abbiamo già affrontato squadre forti. Sappiamo di dover lottare e non ripetere il primo tempo disputato la scorsa settimana. Dobbiamo credere nell'obiettivo salvezza, manca ancora tutto il girone di ritorno. Non dobbiamo dimenticare la penalizzazione di dieci punti. Per una squadra in lotta per la salvezza, una decurtazione di dieci punti fa diventare tutto più difficile”.
Atteggiamento di Biella: “Non sono pentito, nella ripresa abbiamo prodotto tantissimo. Forse abbiamo concluso poco ma abbiamo giocato nella metà campo avversaria. L'atteggiamento dipende dall'avversario, vanno valutati anche gli uomini a disposizione. Non abbiamo più alcuni giocatori avuti nelle due vittorie consecutive. Manca l'esperienza e in questo campionato è tanta roba”.
Sconfitta con la Juve Next Gen: “Non è una questione fisica, parte tutto dalla testa. Siamo arrivati sempre secondi sulla palla nel primo tempo, al contrario della ripresa. Senza queste caratteristiche facciamo fatica”.
Catania: “Affronteremo una squadra forte, con tre o quattro giocatori per ogni ruolo. Il Catania ha una rosa completa e un tecnico esperto. Sarà una partita difficilissima come tutte le altre”.
Il ricordo del 2002: “Non dimenticherò mai quella partita ma domani sarà diverso. Resto concentrato sulla sfida del presente”.
Lo spirito dei singoli: “Tutti i miei ragazzi hanno dato il massimo. Molto dipende anche dalle caratteristiche individuali. C'è chi è più battagliero ma tutti hanno dato il massimo. Domenica scorsa abbiamo sbagliato tutti il primo tempo”.
Infermeria: “Probabilmente rientra Contessa, ma perdiamo Mastromaco per infortunio. Fabbro, invece, ha la febbre. Quando mancano diversi giocatori in una rosa risicata si fa fatica ma dovremo affrontare il match come preparato”.
Toto-allenatore: “Ci sono abituato. Con un altro allenatore ci si sarebbe comportati in maniera diversa, io invece ho sempre l'etichetta del traghettatore. Se non ci fossi stato io la squadra non sarebbe potuta scendere in campo. La verità è questa”.