Taranto-Crotone: club chiede di giocare allo Iacovone a porte chiuse
Taranto-Crotone allo Iacovone a porte chiuse. È la richiesta avanzata dal Taranto all’amministrazione comunale. La decisione finale spetta al sindaco Rinaldo Melucci, al momento in trasferta a Roma: tocca a lui firmare il “lasciapassare” che permetterebbe alla squadra di Eziolino Capuano di giocare comunque a casa, anche se senza l’apporto del pubblico. Qualora dovesse arrivare l’ok, non è da escludere un anticipo del fischio d’inizio alle 14.00 anziché alle 16.15, ma questo si vedrà, eventualmente, in un secondo momento.
LAVORI MANCANTI Perché la commissione di vigilanza per i pubblici spettacoli, in particolare i Vigili del Fuoco, non ha dato l’ok alla riapertura dello Iacovone? Al termine del primo sopralluogo effettuato un paio di settimane dopo il doppio incendio del 3 e 5 settembre scorsi, i Vigili del Fuoco furono molto chiari: oltre al ripristino del sistema di videosorveglianza, per ottenere l’agibilità era necessario mettere in sicurezza la Curva Sud creando una vera e propria “gabbia”.
Dal momento che alcuni pilastri in ferro sono stati gravemente danneggiati dal fuoco, per evitare cedimenti strutturali, quindi una sorta di effetto domino perché il secondo anello è collegato, era fondamentale creare appunto questa gabbia di sicurezza. Pare, però, che il Comune non abbia effettuato tali interventi, considerati fondamentali dagli stessi Vigili del Fuoco. Non è bastato presentare una relazione che escludeva la possibilità di un effetto domino tra i vari settori in caso di crolli. Tra l’altro, per effettuare questa “gabbia” servono dai 5 ai 6 giorni, non tempi biblici.