Eventi: Il mito di Amleto rivissuto al Teatro Orfeo di Taranto
Con il mito di Amleto, spettacolo tratto dall’opera di William Shakespeare, sì è aperta la stagione dell’Orfeo di Taranto, storico teatro del 1915, con un mito. Giorgio Pasotti e Mariangela D’Abbraccio, due attori amatissimi dal pubblico, sono stati protagonisti con “Hamlet” per la regia di Francesco Tavassi. L’”Hamlet”, di Alessandro Angelini e Antonio Prisco, liberamente tratto dalla grandiosa opera di William Shakespeare, prodotto dal TSA Teatro Stabile d’Abruzzo, Stefano Francioni Produzioni, Fattore K, è distribuito da Mariangela De Riccardis.
Amleto, il personaggio Shakespeariano per eccellenza, è l’eroe moderno. Shakespeare, in questa opera, ha teatralizzato i valori della responsabilità e della libertà, ha introdotto il concetto che la volontà umana può essere libera, perché l’individuo possiede il libero arbitrio senza il quale nessun uomo avrebbe la possibilità di scegliere il proprio destino. Amleto è il principale artefice di se stesso, non si lascia imprigionare dalle circostanze nemmeno quando le scelte gli vengono imposte dall’alto.
La tragedia di Amleto è affascinante e misteriosa, complessa e problematica, perché essa appare assolutamente moderna per la vitalità e la polivalenza del protagonista, un intellettuale tormentato dal dubbio che è solito rifugiarsi nello studio e nella riflessione per fuggire da una realtà che lo disgusta e che colpisce non solo la sensibilità del protagonista, ma anche la nostra.
In questa sua tragedia Shakespeare ci mostra un eroe condannato a vivere in una società dove l’essere, rispetto al non essere, richiede uno sforzo tremendo. E la sua “razionale” forma di pazzia, assunta come maschera, gli permette di recitare una parte stravagante da manipolatore di parole, abile nel saper mescolare furbizia e follia. Riflettendo l’ambiguità, l’introspezione, lo smarrimento dell’uomo contemporaneo impegnato a cercare l’essenza della vita, ma sempre più solo di fronte alla propria coscienza e alla propria ragione.
Nel nostro mondo vecchio e corrotto, Amleto. dotato di una grande sensibilità morale e di alti valori spirituali, rimane gravemente colpito e disgustato dall’assassinio del padre, dall’usurpazione del trono, dalla scoperta della condotta immorale della madre. Con la sua anima ferita e tormentata, s’interroga sul comportamento più giusto da seguire, sul confine tra il bene e il male, sulle ragioni per vivere il presente e per comprendere il destino ultimo dell’uomo.
Avverte l’obbligo di sperimentare, sondare e capire le motivazioni del suo agire e nonostante le sue incertezze, trova il coraggio di avventurarsi in un mondo ingannevole di cui non conosce i confini, di accettare una sfida che lo carica di nuove responsabilità, di rinunciare al suo mondo giovanile, agli studi, agli amici, all’amore, al trono. E i suoi dubbi lo spingono ad avere dei comportamenti contraddittori. A volte è un sognatore, incapace di portare a termine una vendetta. Altre volte è un assassino, spietato, beffardo e perfino volgare, in altre è tenero, amorevole, sensibile, raffinato, imponendosi come un personaggio dalla psiche profonda e complessa.
E la sua battaglia, prima ancora che col mondo esterno, è interiore e quindi attuale, tra la scelta di morire e l’impegno di vivere che culmina nel suo celebre monologo dove è assente ogni segno di follia, contenendo una profonda saggezza in parole che sono la discesa nel più profondo mistero dell’umanità, la più drammatica riflessione sulla vita.
In scena: Giorgio Pasotti (Amleto), Mariangela D’Abbraccio (Geltrude), Gerardo Maffei (Re Claudio e lo Spettro), Claudia Tosoni (Ofelia), Diego Migeni (Polonio), Pio Stellaccio (Laerte), Salvatore Rancatore (Rosencrantz) e Andrea Papale (Guildersten).
Lo spettacolo rientra nel cartellone 2022/23 del Teatro Orfeo di Taranto con lo slogan “I più grandi passano da qui”. Dodici gli spettacoli in abbonamento e 19 quelli fuori cartellone con diversi artisti per la prima volta a Taranto. Sono stati recuperati anche spettacoli saltati a causa della pandemia.
La stagione continuerà il 18 novembre con Giampiero Ingrassia in "Doctor Faust", il 23 novembre con Lina Sastri in "Eduardo mio". Il 2, 12 e 22 dicembre con Lina Sastri ("A spasso con Daisy), Carlo Buccirosso ("L'erba del vicino è sempre più verde") e Peppe Barra ("La cantata dei pastori"). Il 25 gennaio Alessandro Siani sarà protagonista con "Extra felicità tour". A febbraio, il 16 e il 20, con Riccardo Rossi ("W le donne") e Ornella Muti ("Il pittore di cadaveri"), il 2 marzo con Elena Sofia Ricci ("La dolce ala della giovinezza"), il 31 marzo con Yari Gallucci ("L'ombra di Totò") e la chiusura sarà il 13 aprile con Biagio Izzo ("La coppia strana"). Tra gli spettacoli fuori abbonamento ci saranno: Angelo Pintus, Uto Ughi, Maurizio Battista, Dodi Battaglia, Maro Bocci, Fabio Concato e Drusilla Foer. Il concerto di Giovanni Allevi è stato rinviato al 24 novembre 2023. (Di Vito Piepoli)