Impiantistica: Magna Grecia, punto e a capo. Il Comune se ne faccia carico
Punto di non ritorno. Il bando per l'assegnazione del Centro Sportivo Magna Grecia è al capolinea. Come era facile prevedere leggendo gli atti del bando di gara lanciato dalla passata amministrazione comunale, l'impianto sportivo sorto negli anni Ottanta a ridosso dell'allora periferico, ora centrale viale Magna Grecia, rischia di restare ancora a lungo tempo l'ennesima struttura sportiva in stato di perenne degrado.
Lo fa capire una nota dell'amministrazione comunale di Taranto, nella quale si legge che l'assegnatario del bando, una associazione temporanea di imprese la Mana Grecia a r.l. (facente capo all'imprenditore Antonello Cassalia, già autore con la Mediterraneo Sport srl del recupero della piscina comunale), ha ritirato gli atti della procedura. Motivo, il lievitare incontrollato dei costi di recupero, causati, come dice il comunicato stampa, da nuovi atti di vandalismo, tali “da rendere non realizzabile l’equilibrio economico-finanziario dell’investimento programmato”.
Atti di vandalismo che, aggiungiamo noi, si sarebbero potuti evitare se, in questi anni, la struttura di proprietà comunale fosse stata messa sotto stretta e continua vigilanza.
Ora che succede? La stessa amministrazione, nella sua nota, fa sapere che l'aggiudicatario sarà risarcito per... il tempo sprecato (“fatti salvi gli eventuali indennizzi di legge in favore del legittimo aggiudicatario”). E che mantieme la volontà di “dare finalmente soluzione all’annosa questione riguardante la situazione di degrado del Centro sportivo”, valutando “ogni soluzione tesa a restituire, nel più breve tempo possibile, il Centro Magna Grecia al godimento dei cittadini”.
Un'anticipazione di un diretto intervento, magari con il supporto di finanziamenti statali o comunitari? Così come dovrebbe (il condizionale è d'obbligo...) avvenire per il campo scuola della Salinella?
Ce lo auguriamo, perché per tali strutture, sperare ancora nell'intervento di un “magnate”, anche attraverso la formula del project financing, è quasi inutile. La soluzione sarebbe quella di interventire in sede di ristrutturazione e poi di aprire una gara per la sua gestione. E varrebbe anche per altre strutture comunali abbandonate a se stesse (pattinodromo, Ricciardi, campo Atleti Azzurri d'Italia, bocciodromo della Salinella, ecc.).
Perché. secondo il nostro parere. l'impiantistica sportiva di base deve restare patrimonio pubblico, gestita in maniera oculata. All'insegna dello sport per tutti. E la sorte del PalaMazzola, appena affidato a due enti di promozione sportiva, potrebbe quanto mai essere di esempio, se tale gestione si rivelerà vincente.
Di seguito, pubblichiamo il comunicato del Comune.
"L’impianto sportivo polivalente Centro Sportivo Magna Grecia, nelle more della definizione del procedimento di affidamento della struttura medesima, è stato oggetto di azioni di vandalismo che ne hanno ulteriormente deteriorato lo stato di conservazione.
Di tal che’, il valore degli interventi previsti dal Bando di gara, quantificati in euro 367.073,15 oltre Iva , a seguito dei predetti atti vandalici, ha subito un notevole aumento, arrivando alla data del febbraio 2017 ad un valore totale pari ad euro 1.172.316,8 a titolo di lavoro aggiuntivi. Tale valore ad oggi è ulteriormente aumentato, a causa di nuovi danneggiamenti e atti vandalici, così da rendere non realizzabile l’equilibrio economico-finanziario dell’investimento programmato.
L’Amministrazione, pertanto, nonostante lo sforzo reciproco delle parti di addivenire ad una soluzione, ritiene di dover ritirare tutti gli atti della procedura suddetta, fatti salvi gli eventuali indennizzi di legge in favore del legittimo aggiudicatario.
Nondimeno, essendo volontà dell’Amministrazione dare finalmente soluzione all’annosa questione riguardante la situazione di degrado del Centro sportivo, la stessa sta già valutando ogni soluzione tesa a restituire, nel più breve tempo possibile, il Centro Magna Grecia al godimento dei cittadini".