NARDO': Ragno su Facebook, "Una stagione memorabile
Attraverso una lunga lettera scritta sulla sua pagina Facebook, Nicola Ragno ha voluto salutare Nardò.
"Siamo giunti all'epilogo, un epilogo dal sapore un po' amaro, è vero. Tutti noi, sino all'ultimo, avevamo auspicato qualcosa di diverso. Chiusi ormai i battenti di questa stagione mi sono sentito in dovere, specie al termine di queste ultime emozionanti settimane, di scrivere liberamente qualche riga per ringraziare tutti i protagonisti di quest'anno e tutti coloro che ci hanno sempre seguiti con ogni mezzo disponibile. Spero che questa lettera sia piacevole, per voi, da leggere quanto lo è stato per me scriverla. Al di là di ogni eventuale polemica o dissapore vorrei offrire a tutti voi il mio personalissimo punto di vista in merito a quest'anno appena trascorso, una visione attraverso gli occhi cristallini di chi ha seguito ed affiancato costantemente la squadra giorno per giorno, in casa e in trasferta, col sole e la pioggia, a qualsiasi orario o condizioni di sorta. Credo che per trarre le conclusioni di questi nove mesi passati insieme non sia possibile considerare solo la delusione nei playoff a Francavilla sul Sinni, per tirare davvero le somme e' necessario dare uno sguardo globale al lavoro svolto, soffermandoci, come mi è solito fare, su ciò che di buono e' stato fatto e sui tanti bei momenti condivisi come squadra. Quarto posto in classifica ,60 punti, 17 vittorie, 9 pareggi, 8 sconfitte, 49 goals fatti, 26 subiti con la migliore difesa del campionato: sono numeri importanti, impensabili a inizio stagione. Allora permettetemi, senza la certezza di ricordarmi di tutti ma con la voglia reale di ringraziare ciascuno di voi, di condividere ciò che sento, quello che di questa annata sicuramente porterò per sempre con me. Un anno pieno di battaglie non possono concentrarsi in poche righe, forse neanche un libro. Gioie, emozioni e dolori non si possono riassumere a parole ma una cosa certamente posso fare: dire GRAZIE.
Grazie al presidente Maurizio Fanuli e vice presidente Maurizio Fiorentino che mi hanno dato la possibilità di lavorare in una grande piazza e che hanno dimostrato nei miei confronti una fiducia incrollabile soprattutto nei momenti più difficili.
Grazie a tutti i dirigenti che, pur visti in maniera saltuaria, mi hanno sempre sostenuto.
Grazie al direttore sportivo Andrea Corallo persona trasparente di poche parole che ha cercato di minimizzare al massimo qualsiasi problema di percorso.
Grazie allo staff medico, alla segreteria, agli addetti stampa, ai magazzinieri e a chi è rimasto nell'ombra, fornendo comunque un contributo essenziale. Colgo l'occasione, non me ne vogliano gli altri, di ringraziare una persona in particolare modo: Ronzino Mele. Con lui mi sono sempre confidato, sempre disponibile nell'ascoltarmi e nel risolvere qualsiasi problema in tempo reale .
Grazie a tutti i giocatori che ho allenato anche a chi a dicembre ci ha lasciato. Se non ci fossero stati loro tutto quello che è successo non sarebbe mai potuto accadere. E' stato sempre loro il merito delle vittorie, hanno sempre seguito le mie indicazioni e per un allenatore e' importante esprimere il proprio modo di giocare attraverso un gruppo che durante la settimana si è sempre allenato con grande professionalità .
Ricevere tanti messaggi di stima in queste ore da parte dei miei giocatori mi ha fatto capire che qualcosa di mio e'rimasto nella loro mente e questo mi riempie di gioia.
Grazie ai miei collaboratori più vicini che spesso hanno dovuto subire i momenti di rabbia, tensione, difficoltà, dandomi tanto e raccogliendo pochissimi riconoscimenti rispetto a quelli che avrebbero meritato.
Grazie ai giornalisti che spesso mi hanno punzecchiato e qualche volta fatto arrabbiare. Anche grazie a loro però ho potuto proseguire nel mio percorso di crescita professionale .
Un capitolo a parte meritano i tifosi.
Grazie di cuore ai sostenitori granata con cui in alcuni frangenti il rapporto è stato altalenante. Vero, è arrivato qualche screzio però posso rivelare con serenità il mio stato d'animo. Prima di allenatore, io sono stato, sono e sarò sempre un tifoso del Nardò . Mi sento unito a tutti i sostenitori neretini dall'amore per questa società, per la città e per la maglia granata che io stesso ho indossato qualche anno fa. E credo che anche i contrasti con la tifoseria (pochi) siano sempre nati dall'amore che tutti coltivano per gli stessi colori. A ben pensarci queste frizioni si sono originate nelle trasferte di Manfredonia e Marcianise, perse tutte e due per 1-0. Ed è giusto che arrivassero le contestazioni, anche chi criticava me in quel momento lo faceva per amore verso il Nardò, ma insieme ai tifosi voglio anche ricordare le 7 vittorie fuori casa e le grandi prestazioni in casa. Quando ci avete sostenuti siete stati grandi, con i cori che hanno rimbombato nelle nostre orecchie, nel nostro corpo, su ogni campo. Grazie a tutta la città di Nardò che mi ha accolto come meglio non avrebbe potuto facendomi sentire neretino, uno di loro .
E infine un ultimo grazie, il più importante, a Pasquale De Candia il mio compagno di viaggio. 80000 km quest'anno, 50000 lo scorso anno da novembre 2014 non ci hanno spaventato. Abbiamo condiviso qualsiasi scelta dalla più piccola alla più importante rispettandoci sempre.
Cosa mi aspetterà il futuro?
Chi lo sa, resta la consapevolezza di aver provato in tutti i modi di fare sempre meglio ogni giorno e questo nessuno me lo può togliere.
Adesso un po' di riposo meritato perché tra qualche giorno ci rimettiamo in gioco!!!".