Taranto: Autofficine abusive, ‘Sindaci facciano la loro parte’

Nota della Confartigianato Taranto a firma di Fabio Paolillo

CRONACA
Iv.
08.06.2020 15:59


Ancora una volta diciamo grazie alla Polstrada e al Questore di Taranto, dott. Giuseppe Bellassai, per l’impegno profuso e i risultati raggiunti per il contrasto delle attività svolte in forma abusiva e irregolare. Sono risultati importanti, da qualsiasi punto di vista, specie in questo periodo di forte crisi per una difficilissima ripartenza in molti settori di attività. Quello dell’autoriparazione è tra quelli che sta soffrendo di più e non solo per le conseguenze del covid ma per la pregressa atavica crisi lavorativa, dovuta anche e soprattutto per la concorrenza sleale devastante che regna molto spessa incontrollata nel settore. Confartigianato è da sempre  disponibile a collaborare con le Autorità di controllo per contrastare l’abusivismo nel settore delle autoriparazioni. Vorremmo però che questo impegno venisse profuso anche da tutte Amministrazioni comunali della provincia di Taranto, capoluogo compreso, che poi sono i soggetti principali preposti al controllo del corretto svolgimento delle attività economiche sul territorio di competenza. Questo ultimo caso della chiusura di queste officine meccaniche perfettamente attrezzate e funzionanti con utensili e personale del lavoro totalmente abusive ma che applicano tariffe decisamente inferiori rispetto al mercato, porta in queste ore al centro dell’attenzione un fenomeno in larga diffusione. Facciamo in modo che non sia solo un fatto estemporaneo ma che il contrasto all’abusivismo nelle attività artigianali sia tra le priorità dell’attività di tutti i soggetti preposti. Il plauso all’operazione della Polstrada che ha scovato queste officine abusive, e sottolineiamo con piacere che non è la prima volta in questi ultimi dodici mesi, arriva da tutti gli artigiani regolarmente iscritti alla camera di commercio, impegnati quotidianamente ad affrontare un mercato difficile e professionalizzato. Non ci si può rassegnare all’abusivismo, alle attività irregolari che danneggiano le imprese serie, regolari e professionali nel settore delle autoriparazioni come in quello del benessere e del commercio tanto per citare i settori maggiormente interessati. Questa fortissima crisi, e la cronaca e le statistiche lo confermano, ha aggravato la piaga dell’abusivismo. Immaginiamo siano tantissimi i garage privati diventati piccole officine per lavori e lavoretti “in nero” così come non si escludono altre situazioni irregolari. Se non fermiamo questo fenomeno, chi cerca di mantenere con enorme fatica standard di professionalità elevati e pagare le tasse sarà costretto a chiudere bottega. Non possiamo permetterci di lottare anche con chi non rispetta le regole poiché non siamo in grado di reggere l’urto di una concorrenza sleale strisciante. Dobbiamo difendere gli artigiani del territorio e i controlli sono uno strumento molto efficace.

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