Taranto: Primo test di maturità superato, ora serve continuità

TARANTO
Lorenzo Ruggieri
23.11.2020 18:16


É
 un Taranto spartano a raccogliere tre punti fondamentali nel derby con il Brindisi, al ritorno in campo dopo oltre un mese di stop forzato. 
Nei primi minuti del match, infatti, i ritmi sono dettati dalla precaria condizione atletica dei giocatori e dalla pesantezza del manto erboso dello Iacovone. Fino alla mezz'ora di gioco si assiste ad una prolungata fase di studio, intervallata da numerosi errori tecnici da cui scaturiscono le occasioni più pericolose. Il muro difensivo degli uomini di De Luca funzionata fino al 37', quando un incursione dello scatenato Guaita impensierisce per la prima volta Pizzolato. Sugli scudi l'esterno argentino, al ritorno in campo dopo la squalifica. Le sue caratteristiche garantiscono un supporto maggiore anche in fase difensiva rispetto a Lagzir, ieri in panchina. Proprio da un disimpegno sbagliato di Pizzolato nasce al vantaggio rossoblù. Fondamentale il cross di Caldore in occasione del gol. Le ottime prestazioni del difensore napoletano in questo inizio di stagione mettono a rischio la titolarità di Ferrara sulla corsia di sinistra. Il Brindisi prova a reagire ma raramente riesce a superare il pressing alto offerto dal Taranto e a dare profondità all'azione. Nell'unica occasione pericolosa degli ospiti è attento Boccia a chiudere su Lacarra. Nel secondo tempo Brindisi che entra in campo con un piglio diverso ma non crea particolari problemi a Sposito. Tra i rossoblù da registrare l'ottima prova della coppia mediana formata da Marsili e Diaby. Il capitano come sempre lotta su ogni pallone, recuperandolo diverse volte. Il centrocampista ivoriano, schierato a sorpresa nell'undici titolare, garantisce un pressing costante, oltre ad un'ottima progressione. Sarà interessante vederlo impiegato in un centrocampo a tre dove, con Matute e Marsili in copertura, potrà essere più libero di avanzare. Supportando magari il centravanti, ieri troppo isolato. Taranto che non riesce a chiudere la partita, mantenendo comunque il possesso lontano dalla propria metà campo. Primo esame di maturità superato dai rossoblù, che dovranno comunque colmare alcune lacune, soprattutto in avanti. Continua a pesare l'assenza di una vera punta centravanti. Le qualità del giovane Serafino non si discutono, ma un attaccante classe 2001 potrebbe non bastare per una società che ambisce alle zone alte della classifica. Dovrà essere brava la società in occasione del mercato di riparazione. Altrimenti gli infortuni di Alfageme e Corvino, uniti al lento recupero di Stracqualursi, potrebbe incidere l'andamento degli ionici.

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