Analisi: È un Taranto rognoso, ma quanta sofferenza nel finale
Primi tre punti in questa nuova stagione per il Taranto che, nella cornice semi deserta dello Iacovone (spalti aperti solo agli addetti ai lavori), supera per 2-1 il Bitonto. I neroverdi non riescono a trovare il primo risultato utile dopo la sconfitta di domenica scorsa contro la Fidelis Andria. A influire sull'inizio di campionato della squadra allenata da Nicola Ragno sicuramente la combine che ha portato all'annullamento della promozione del club in Serie C. Con il Taranto, infatti, il ritardo di condizione si è notato fin da subito. Il match per la squadra di Laterza, schierata con un 4231, è iniziato in discesa. La chiave tattica del primo tempo è stato sicuramente il pressing alto dei rossoblu, soprattutto del trequartista Acquadro. Il neo acquisto, all'esordio dal primo minuto, si è rivelato decisivo sul primo gol. La pressione su Capece (play nel centrocampo a 3 di Ragno), gli ha permesso di recuperare palla e servire Serafino, atterrato poi in area da Figliola. Penalty realizzato da Lagzir al 14'. Le assenze nel Taranto pesano. Il duo in mediana formato da capitan Marsili e Matute è fondamentale in fase di recupero palla e interdizione, meno incisivo nell'impostazione. Per questo, la squadra di casa ha spesso oltrepassato la prima linea di centrocampo cercando i trequartisti o la punta Serafino. Il giovane attaccante classe 2001 conferma quanto di buono visto nella sfida inaugurale col Picerno, lavorando molto per i compagni e orientando il possesso degli ospiti con un pressing intelligente sui centrali Petta e Sirri. L'attacco rossoblù riesce a sfruttare la profondità offerta dalla difesa ospite, formata da una linea troppo bassa visto il pressing alto adottato dall'ex allenatore del Potenza. Al 51' della ripresa il Taranto raddoppia con un rigore (fallo di mano di Diop) realizzato sempre da Lagzir. Cala vistosamente, però, dopo lo splendido gol su punizione di Sirri che riaccende le speranze dei bitontini. Affrontando una squadra fisicamente più avanti di Picerno e Bitonto in questo modo, si va incontro a rischi più seri, nonostante sia solamente la seconda giornata. Taranto che chiude soffrendo per più di 15 minuti, portando undici giocatori sotto la linea della palla. Troppo tempo per una squadra che ha dominato il match fin dal primo minuto. Bene i terzini Boccia (classe 2002) e Caldore, che hanno garantito anche pericolose sovrapposizioni in attacco.
Gli ospiti non riescono a trovare la rete del pareggio e la gara si conclude con il punteggio di 2-1, Da segnalare l'esordio in rossoblù di Denis Straqualursi, apparso chiaramente in ritardo di condizione, visto il lungo periodo di stop forzato.