Taranto: Ass. Cosa, "Aggressione altro segnale di illegalità"

TARANTO
Antonio Bargelloni
22.03.2017 21:41

Anche Francesco Cosa, assessore allo Sport del Comune, si augura che i responsabili del grave episodio di violenza ai danni di alcuni calciatori del Taranto possano pagare per ciò che hanno commesso.

“L'episodio di oggi allo Iacovone – inizia il suo commento a Blunote – arriva nel mezzo di una pessima giornata, iniziata con l'occupazione del Ponte Girevole da parte di alcuni lavoratori dell'appalto del verde pubblico. Queste due manifestazioni di protesta, sebbene attuate in maniera diversa, una plateale l'altra violenta, costituiscono due segnali di una città in cui a prevalere spesso sono la prepotenza e l’illegalità. Mortificano una città costituita in prevalenza da cittadini per bene, che vivono e lavorano onestamente. Lo dico come cittadino e come amministratore”.

Il poliziotto allarga i discorso sentendosi coinvolto in questo clima di caccia alle streghe: “Sono vicino alla dirigenza del Taranto, quella attuale e quelle che l'hanno preceduta. In questa città, chi opera per elevare il livello della città, dal punto di vista sportivo, viene esaltato se vince, buttato nella polvere se perde. Tanti tifosi sono trppo umorali. Anche noi amministratori siamo sempre esposti: operiamo per il bene della città, ma c'è una parte dei tarantini che ci tiene sempre nel mirino, rema sempre conto, istiga attraverso i social network all'odio”.

L'augurio finale è quello classico, ma c'è anche un invito ai cittadini per bene: “Spero vivamente che i violenti vengano assicurati alla giustizia, perché non devono averla vinta. Chiedo altresì a tutti i cittadini di denunciare qualsiasi sopruso, perché l'omertà porta ad essere complici di episodi di illegalità. Siamo tutti responsabili della vita della nostra città".

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