Passeggiando lungo le ‘Strade del Limone di Rocca Imperiale’

È anche la terra del limone IGP

Cultura, musica e spettacolo
23.01.2024 23:06

(Di Fabio Dal Cin) Visitare i piccoli borghi ci aiuta a comprendere come sia in atto un ritorno alla semplicità, all’autenticità e alla riscoperta dei prodotti locali. Partendo da questa premessa e su suggerimento del prof. Tufaro, curatore del Museo delle Cere di Rocca Imperiale (CS), ho approfondito da vicino la storia del limone IGP di questo piccolo e suggestivo borgo medievale.

Il Limone di Rocca Imperiale ha infatti radici storiche che risalgono al Seicento, quando lo si esportava in occasione delle numerose fiere che si svolgevano a Napoli, ma è nella seconda metà dell’Ottocento che la sua produzione divenne tra le più proficue anche rispetto a Comuni molto più estesi. L’uso del nome “Limone di Rocca Imperiale” è affermato da oltre 25 anni ed è dimostrato da documenti commerciali e di trasporto delle aziende del comprensorio, da documenti parrocchiali, da manifestazioni fieristiche locali e da incontri promossi dalle organizzazioni professionali agricole.

A testimonianza della vitalità di una tradizione molto radicata nel territorio, nella prima metà di agosto, si svolge il Lemon Fest di Rocca Imperiale, un festival annuale che celebra il limone IGP, uno dei prodotti simbolo di questo meraviglioso territorio. La varietà di limoni di Rocca Imperiale è detta del “limone rifiorente o quattro stagioni”, ed è legata al fatto che la fioritura e di conseguenza la produzione di frutti, avviene quattro volte all’anno.

Sono queste le prime informazioni che ricevo da Francesco e Davide, due ragazzi rocchesi proprietari di un agrumeto posto a valle del borgo calabrese. Il Limone di Rocca Imperiale IGP, mi spiega Francesco, ha una resa in succo superiore al 30% e un contenuto in limonene – un olio essenziale che conferisce al prodotto un profumo intenso e persistente – superiore al 70%. La polpa è del tutto priva di semi, grazie alla quale è possibile preparare succhi, marmellate o sciroppi prelibati. La parte bianca ha un gusto dolce ed è dotata di importanti proprietà curative mentre il flavedo, cioè la parte gialla, è ricco di oli essenziali e contribuisce a donare un profumo intenso ad ogni piatto in cucina.

Francesco, Davide insieme ad Antonio e Velia, hanno fatto dell’amore e promozione della loro terra la propria missione specializzandosi, tra l’altro, nella produzione del limoncello. “La realizzazione del limoncello Kalimpè (il nome del loro logo), inizia attraverso il processo di macerazione delle scorze del limone di Rocca Imperiale IGP in alcool etilico, che varia da 10 a 20 giorni. Trascorsi i giorni, si miscela all’infusione, uno sciroppo composto da acqua e zucchero, all’interno di un pastorizzatore miscelatore. Avviene poi il riempimento delle bottiglie e infine, la sigillatura, capsulatura ed etichettatura”, spiega Francesco il quale, senza fornire troppi dettagli, confida di avere in serbo importanti novità ed iniziative.

Le caratteristiche che rendono unico il limone di Rocca Imperiale sono dovute alle condizioni territoriali e climatiche particolarmente favorevoli con inverni moderati, alla vicinanza al mare e all’altitudine di circa 200 m.

Il limone di Rocca Imperiale, proprio grazie a queste peculiarità, è tutelato dal Consorzio limone di Rocca Imperiale IGP e dal marchio IGP (Foto di Fabio Dal Cin)

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