Confindustria Taranto propone tavolo per sfruttare i 300 milioni destinati ad aree Pip
Incontro con amministrazioni e imprese per sviluppare progetti a favore delle aree produttive del territorio
Confindustria Taranto ha promosso un incontro con amministrazioni locali e imprese per discutere l’utilizzo dei 300 milioni di euro messi a disposizione dalla delibera Cipess dell’8 marzo 2025. La misura, gestita dalla struttura di missione della Zes Unica, è destinata a migliorare viabilità, infrastrutture e servizi pubblici nelle aree industriali, produttive e artigianali del Mezzogiorno.
Nel corso dell’incontro, svoltosi nella sede dell’associazione, il presidente Salvatore Toma ha proposto l’apertura di un tavolo tecnico che metta insieme i Comuni della provincia jonica con più di 5mila abitanti dotati di aree Pip, l’Asi, tecnici e consulenti, con l’obiettivo di sviluppare progettualità concrete.
Alla riunione hanno partecipato il presidente Ance Taranto Vito Messi, il vicedirettore di Confindustria Taranto Pasquale Di Ponzio, il dirigente Asi Giacinto Angelastri, e numerosi rappresentanti istituzionali: i sindaci Ciro D’Alò(Grottaglie), Mino Fabbiano (San Giorgio), Giampiero Barulli (Mottola), gli assessori ai Lavori Pubblici di Crispianoe Monteiasi, Michele Palmisano e Salvatore Ladogana, oltre al delegato del Comune di Statte, Umberto Castaldo.
Durante il confronto sono emerse criticità, esigenze di miglioramento e necessità di ampliamento delle aree industriali, temi che saranno approfonditi dal tavolo tecnico e tradotti in proposte progettuali.
“Vogliamo essere un supporto attivo e propositivo per le pubbliche amministrazioni, accompagnandole nei processi di rilancio delle aree industriali. Le imprese devono poter beneficiare di questi interventi, generando ricadute positive per il territorio in termini di occupazione e sviluppo” ha dichiarato Salvatore Toma.
I partecipanti hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa e l’auspicio che i progetti, grazie alla collaborazione di Confindustria e Ance Taranto, possano essere rapidi nell’esecuzione e facilmente cantierabili, per sfruttare al meglio le risorse disponibili.