Taranto, incertezza per 150 lavoratori comunali: rischio licenziamenti entro fine anno
Il consiglio comunale di Taranto tornerà a riunirsi nei prossimi giorni, ma la situazione per i 150 lavoratori dell’appalto comunale resta tutt’altro che risolta. A causa della proroga del servizio, il loro impiego è garantito solo fino al 31 dicembre 2024, lasciando aperta una preoccupante incognita sul futuro occupazionale e reddituale di molte famiglie.
Mentre l’amministrazione comunale si concentra su iniziative come l’assegnazione di cittadinanze onorarie e l’accensione delle luminarie natalizie, questi lavoratori rischiano di vivere un Natale segnato dall’ansia e dall’incertezza. "È inaccettabile che il diritto alla dignità lavorativa venga messo in secondo piano," denunciano Paola Fresi, Luigi Spinzi e Carmelo Sasso, segretari rispettivamente di FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UIL Trasporti.
Il nodo politico e la questione bilancio
Durante l’ultimo consiglio comunale, era stato dichiarato che non si sarebbe potuto procedere con una variazione di bilancio necessaria a stabilizzare i contratti, fino all’elezione di un nuovo Presidente del Consiglio. Tuttavia, anche dopo il completamento delle manovre politiche interne, nessuna azione concreta è stata intrapresa. Al momento, si discute di un intervento diretto nelle voci di spesa del bilancio di previsione come possibile soluzione, ma il percorso di individuazione delle risorse resta incerto e poco trasparente.
Il grido dei sindacati e la possibilità di nuove proteste
“I lavoratori sono stanchi, affranti, ma non rassegnati,” affermano i rappresentanti sindacali. “Non escludiamo ulteriori azioni di protesta e sensibilizzazione, se le istituzioni non forniranno risposte adeguate. Stiamo parlando del futuro e della dignità di 150 famiglie.”
La vicenda continua a destare preoccupazione tra le parti coinvolte, mentre cresce la pressione sulla giunta Melucci affinché trovi una soluzione concreta e definitiva. Nel frattempo, l’attesa per il prossimo consiglio comunale si carica di tensioni, con la speranza che almeno sotto l’albero di Natale queste famiglie possano trovare certezze e non solo preoccupazioni.