Taranto, Ciavarelli sul Campo scuola: ‘Cosa c’è da festeggiare?’

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28.06.2024 12:46

“Sembrano conclusi, dopo ben quattro anni, i lavori di ristrutturazione del Campo scuola. Sembrano perché nella data del 28 giugno è stato inaugurato l’impianto senza che, gli atleti ne potranno usufruire. Chiuso nell’ottobre 2020 per lavori previsti di 210 giorni calenderiali, non si è mai capito il perché di queste lungaggini, di chi sono le responsabilità e chi ne risponde dei quattro anni di disagi che hanno visto intere generazioni e atleti di livello internazionale allenarsi per strada. Non si è pensato preventivamente di concedere almeno un luogo circoscritto, come l’adiacente zona mercatale, oppure fare degli accordi puntuali con la Marina Militare per gli impianti di via Cugini. Inaugurazione senza i vertici della Federazione, senza personalità di spicco, come potevano essere atleti di caratura internazionale di ieri e di oggi, e tanto meno qualche rappresentante della Fondazione Pietro Mennea, il più grande atleta italiano, che tanto amava la nostra città ed ha sostenuto la ristrutturazione dell’impianto con le sue visite”. Scrive così in una nota Antonello Ciavarelli, coordinatore del comitato cittadino Taranto Redenta.

“Si inaugura, ma c’è tanto ancora da fare. Manca l’omologazione, gli spalti sono miseri per ospitare spettatori per eventi internazionali, non vi è una zona di riscaldamento, una camera d’appello. Tanto denaro pubblico, tanti anni di corsa in strada per ritrovarsi un impianto inaugurato dove gli atleti ancora non potranno allenarsi perché incompleto. Di tutto ciò dobbiamo anche dire grazie agli amministratori locali che rivendicherebbero dei meriti? Ma per cosa? Per fare ciò che in qualsiasi altra città fanno in 3 mesi? L’unica cosa che per ora si può apprezzare è un manto erboso curato, una pista reattiva e un custode molto rispettoso e competente di sport. Partire da questi aspetti positivi deve essere la leva per aprire subito agli allenamenti, mantenere e gestire al meglio l’impianto e proporre eventi di alti livelli. Gli atleti tarantini e i cittadini meritano un impianto sportivo che funzioni al meglio e degno di una città dalle antiche origini”, conclude Ciavarelli.

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