Cronaca: Il meetup Taranto Pentastellata ripulisce il parco del Mirto
Alcuni anni fa, grazie alle sovvenzioni della comunità europea, si diede vita ad un bellissimo progetto: la creazione del Parco del Mirto voluto per gli operai dell’ILVA e per gli abitanti tutti del quartiere Paolo VI. Inaugurato alla fine del 2011, fu lasciato alle cure di volontari ma i veri ed assidui frequentatori sono stati i vandali che hanno causato ingenti danni alle cose ed alla vegetazione. L’area si trova in stato di abbandono, il verde è incolto, alcuni dei lampioni rotti o nn funzionanti, panchine divelte, i giochi per bambini danneggiati ed alcuni rimossi. In lontananza osserviamo le ciminiere dell’Ilva che ricordano che siamo vicina ad una fonte di inquinamento fra le più grandi d’Europa. Ci rendiamo conto che il denaro delle casse comunali è scarso ma avere un giardino pubblico che rappresenta l’unico polmone verde del quartiere Paolo VI così trascurato, certamente sottolinea l’abbandono dell’Amministrazione nei confronti dei suoi abitanti. Chi abita a Paolo VI e vuole portare i propri figli a fare una passeggiata in un parco, è costretto a spostarsi in auto e a recarsi alla Villa Peripato che, nonostante soffra di trascuratezza anch’essa, diventa l’unico punto di riferimento. Sabato 17 settembre 2016, a seguito di diverse segnalazioni da parte di numerosi cittadini, il meetup Taranto Pentastellata decide spontaneamente con i suoi attivisti, di effettuare una raccolta rifiuti per provare a restituire un minimo decoro allo stesso parco. Noi cittadini ci chiediamo come mai con le entrate delle tasse sui rifiuti ( aliquote fra le più elevate d’ Italia) non si riesca ad intervenire sulla manutenzione del verde pubblico, a provvedere alla pulizia e sostituire i giochi rotti? Noi, in alternativa, proponiamo all’amministrazione comunale di coordinarsi con le associazioni locali per organizzare manifestazioni e attività rivolte alla raccolta di fondi per la salvaguardia del parco, per la sua sorveglianza, invitando e coinvolgendo la cittadinanza a parteciparvi.
Di Adolfo Antonello Giusti